Le leggi nel 1600 venivano portate a conoscenza della popolazione mediante “le grida”. Cioè lette a gran voce da un banditore pubblico che con tamburo al seguito informava degli editti promulgati dal signore al governo delle città. Di qui le “grida manzoniane” che nei Promessi sposi erano quelle disposizioni emesse con titoli altisonanti, con linguaggio contorto e articolato anche in dettagli e dove venivano annunciate pene assai severe per coloro che non le avessero rispettate, ma che poi, nella realtà, venivano ampiamente disattese. Le “regole” se poi non vengono rispettate e fatte rispettare diventano come “grida manzoniane”: conosciute da tutti ma applicate, rispettate da nessuno. E le disposizioni anti contagi che prevedono dal 10 gennaio l’ingresso nei bar, ma anche la consumazione ai tavoli esterni, del possesso del Green pass rafforzato, stanno sempre più somigliando a “grida manzoniane”. Quanti sono i bar a Messina dove viene richiesto il green pass all’ingresso? Da un giro compiuto con videocamera nascosta al seguito, molto pochi. Si possono contare sulle dita di una mano. Su un campione significativo di 40 bar, tra centro ed immediata periferia, potremmo contarne 4 o 5. Ciò avviene soprattutto la mattina presto quando però l’afflusso è massiccio e concentrato in poche ore. Risultato? Assembramenti (sono anche qui pochi i bar che fanno attendere fuori per rispettare il numero massimo di capienza), non sempre mascherine indossate, molta gente che si attarda in chiacchiere da banco incrementando il numero di presenti nell’esercizio commerciale. Il caffè del mattino, prima di recarsi al lavoro, è una tradizione molto nostrana ed è comprensibile che la richiesta burocratica del Green pass rende tutto meno piacevole, ma è la norma e bisognerebbe rispettarla e farla rispettare per il bene di tutti, finché non si uscirà da questa pandemia. Il vero problema potrebbero essere i controlli, evidentemente insufficienti. Perché se esiste una norma ed una sanzione ma nessuno la applica tutto si riduce ad un’inutile”grida manzoniana” che sarebbe meglio abolire. Almeno si salva la faccia
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