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La nuova (vecchia) battaglia di De Luca torna sullo Stretto di Messina. “Mi accampo per la continuità territoriale”

- 16/01/2022

De Luca si “accampa” finché non arrivi qualche segnale dal Governo circa quella “violazione della continuità territoriale” che lui dice sarebbe stata violata. “Il Governo deve prendersi la responsabilità introducendo l’obbligo vaccinale” ha ribadito il Sindaco di Messina. Ma l’obbligo c’è dai 50 anni in su. Inoltre dal 15 febbraio prossimo scatta l’obbligo per tutti i lavoratori over 50 di entrare sul posto di lavoro con il solo super green pass. Una norma che di fatto potrebbe estendere l’obbligo, anche se non dichiarato, a tutte le fasce di età di lavoratori. “A me non piacciono le mezze misure” dice De Luca, ed in effetti il Governo non ne adotta: si passa lo Stretto solo con super green pass.

Il Sindaco Cateno De Luca, quindi, memore della sua battaglia durante il lockdown scatenata sullo Stretto di Messina con il “si passa a condizione”, che prevedeva il censimento di tutti coloro che attraversavano le sponde. Una battaglia che allora non si concretizzò con la paternità diretta del “sistema” ma che permise al sindaco di Messina un’ottima visibilità. Oggi il Sindaco, in campagna elettorale, calca di nuovo il selciato degli imbarcaderi privati. “Sono a favore del vaccino” dice De Luca, “ho fatto la terza dose”, ed è proprio qui il punto: basta vaccinarsi per attraversare in regola e secondo legge lo Stretto di Messina. Ma la prima dose prevede 15 giorni di attesa per ottenere il green pass che peraltro diventa rafforzato dopo la terza dose: troppo tempo per poter ottenere la possibilità di traghettare e di accedere ai posti di lavoro per tanti pendolari che fino ad oggi non hanno minimamente inteso adempiere alla vaccinazione richiesta dal Governo per combattere proficuamente il Covid. Una battaglia, quella di De Luca, che difficilmente potrà portare a riscontri ed a cambiamenti di linea da parte di una coalizione tra Stato e Sanità che ha già detto chiaramente che “tutti devono vaccinarsi, per responsabilità e rispetto degli altri, oltre che per sé stessi e le proprie famiglie”.

“Sono qui – ha detto De Luca -per fare una protesta non mi muoverò di qui fino a quando non ci sarà una risposta da parte dello stato che deve modificare questa norma ingiusta perché non garantisce la continuità territoriale. Non mi muoverò di qui è  nel caso mi farò portare una tenda finché non arriverà qualcuno da parte dello Stato: il prefetto o qualcun altro ad dirmi quale intervento intendono attuare. Ho cercato di farmi sentire per le vie istituzionali ma non ho avuto risposte. Ci sono arrivate decine di telefonate di persone che per motivi di lavoro e salute dovrebbero passare ma non possono e anche oggi ci sono qui una paio di persone disperate. Mi sento non solo abbandonato da parte dello Stato mi sento calpestato e lo dico da Siciliano, ma non voglio essere strumtalizzato da chi è contro il vaccino”.