Domani, 13 gennaio, le scuole di tutta la Sicilia riapriranno. Lo ha annunciato l’assessore regionale Lagalla, vincendo indugi e le rimostranze di sindacati e presidi, oltre che di una parte delle famiglie. A Messina invece, come fosse qualcosa di a sé stante rispetto al resto dell’isola, le scuole rimarranno sbarrate.
E questo mentre tutto il resto, dai cinema ai teatri, dai ristoranti alle palestre, è aperto e fruibile secondo le misure anti contagio obbligatorie previste dal Governo. Secondo la normativa le scuole possono essere chiuse solo se è dichiarata la zona rossa o arancione per il territorio in questione. Ciò non è avvenuto a Messina e provincia perché non ne sussistono i parametri che si basano su numero di positivi, numero di vaccinati e rapporto tra ricoveri e posti disponibili.
Eppure, il Sindaco De Luca, ha deciso, con ordinanza sindacale, di prorogare fino al 23 gennaio la chiusura delle scuole. Ad opporsi a questa decisione è il consigliere Alessandro Russo, unica voce di dissenso in questo momento a Messina. L’unica voce, che proprio sulle scuole, ha deciso di presentare un esposto al Prefetto di Messina. Alessandro Russo lo ha annunciato oggi su un post social:
“Quando la scuola è in mano dei buffoni della politica, dei ciarlatani politici che speculano sui ragazzi succede quello che sta succedendo a Messina: che – come sempre detto dal primo momento – le scuole in DAD a Messina non potrebbero andare e l’ordinanza del Sindaco De Luca è illegittima. La Regione – il cui CTS, come De Luca, sosteneva di “fare tutta la Sicilia zona rossa” – oggi dichiara che “non ci sono le condizioni normative e sanitarie” per non solo NON dichiarare zona rossa ma neppure per chiudere più le scuole. Che quindi in Sicilia, da domani le scuole riapriranno in presenza – anche perché con oltre l’80% degli studenti superiori vaccinati, solo i buffoni politici possono pensare che le scuole siano focolai di contagio e non le occasioni di socializzazione esterna – TRANNE che a Messina. Dove, imperterritamente, nel silenzio ASSORDANTE di chi dovrebbe intervenire, resta in piedi una ordinanza strumentale e illegittima, quella di De Luca, che manda in DAD le scuole messinesi senza che ci siano non solo le condizioni di legittimità ma neppure sanitarie. Questo accade quando la pandemia viene strumentalizzata dalla politica peggiore e più becera, come quella di De Luca (che fino a un giorno fa quasi festeggiava per strada con concerti e feste di piazza e dall’oggi al domani vuole chiudere tutto): che ancora una volta Messina – Catenopoli – ha delle regole tutte sue e a pagarne le spese saranno gli studenti messinesi e le famiglie di Messina. Tutto questo per una campagna elettorale ormai aperta e lanciata sulle spalle dei messinesi, delle scuole, delle famiglie. Oggi stesso presenterò esposto urgente al Prefetto di Messina perché intervenga una volta per tutte sull’utilizzo strumentale di ordinanze e poteri locali a danno della città“.