Da un post di Legambiente Messina
Potrebbe essere utile per tutti la pubblicazione del testo integrale del comunicato stampa (https://www.legambientesicilia.it/…/22-12-2021-dossier…/) con il quale Legambiente Sicilia annunciava, lo scorso 21 dicembre, i premiati del premio Comuni Ricicloni, tra cui il comune di Messina con la “Menzione” al merito, ed il Dossier comuni ricicloni.
Dalla attenta lettura si evince in maniera chiara che:
1) I comuni ricicloni sono quelli che, nel 2020, hanno raggiunto e superato il 65 per cento di raccolta differenziata, mentre sono dichiarati rifiuti free i comuni con una produzione di rifiuti indifferenziati minore di 75Kg per abitante l’anno;
2) Il comune di Messina NON è stato premiato NE’ come comune riciclone (secondo i dati 2020 presentati da Legambiente Sicilia la rd della città era al 22,65%), NE’ come comune rifiuti free (sempre secondo dati 2020 elaborati da Legambiente Sicilia il comune era a 348 kg di rifiuti indifferenziati per abitante);
3) Il comune di Messina ha ricevuto la “Menzione speciale” SOLO per essere la prima città metropolitana ad avere esteso la raccolta porta a porta in tutta la città, creando le condizioni per futuri e significativi incrementi della raccolta differenziata, anche se è bene ricordare che oggi rimane intorno al 300esimo posto tra tutti i comuni siciliani per livelli di raccolta differenziata.
Questi i dati oggettivi e non opinabili. Altra cosa e sicuramente opinabili sono invece le prese di posizione soggettive, come ad esempio quelle del sindaco di Messina De Luca che, nel ritirare il premio di Legambiente, oltre alla legittima soddisfazione per la menzione ricevuta, si è abbandonato a dichiarazioni fuorvianti e senza fondamento, come l’essersi vantato di avere compiuto atti attuati da altre precedenti amministrazioni (l’avere costituito la nuova società Messinaservizi Bene comune e l’avere avviato a liquidazione la vecchia Messinambiente), oppure l’affermazione di avere aumentato in maniera marginale la Tari (senza chiarire come mai la Tari, invece che diminuire, continua a crescere a causa dei costi del servizio che, secondo i Pef presentati da Messinaservizi dal 2019 al 2021, sono aumentati nel triennio di circa 10milioni di euro).
Il Sindaco De Luca in quella occasione aveva scritto: “Ho preso parte alla cerimonia insieme all’Assessore alle Politiche ambientali Dafne Musolino al Presidente della Messina Servizi Bene Comune Spa Giuseppe Lombardo, alla consigliera del CdA Mariagrazia Interdonato ed al D.G. Nicola Russo, ricevendo “la Menzione Speciale” per il Comune di Messina per essersi “distinto nelle buone pratiche della gestione dei rifiuti e della economia circolare”.
Per non parlare delle critiche formulate sulla presenza dei privati nel ciclo di gestione dei rifiuti, contrariamente a quanto dichiarato dallo stesso sindaco in campagna elettorale, e ad inizio sindacatura, a favore della privatizzazione di Messinaservizi Bene comune.
Per concludere, è di tutta evidenza che il traguardo raggiunto dal comune di Messina è sicuramente positivo e fa ben sperare per il futuro, ma è altrettanto evidente che la raccolta differenziata è questione necessaria, ma non sufficiente, per garantire una ottimale gestione integrale dei rifiuti. C’è ancora molta strada da fare e Legambiente Messina sarà sempre in prima fila, tanto nella vigilanza sulle scelte amministrative, quanto nell’impegno politico volto all’educazione e alla sensibilizzazione dei cittadini.
Ci si augura, pertanto, che i successi ottenuti nell’incremento della differenziata a Messina si registrino e si coniughino presto anche sul versante dello spazzamento (da molti anni del tutto inesistente, tranne, in modo mirato e superficiale, in alcune vie del centro cittadino), della rimozione delle discariche abusive, del corretto smaltimento dell’amianto, della disinfestazione corretta e sostenibile, del contenimento dei costi di gestione.
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