Il commissario Covid-19 di Messina Alberto Firenze ha disposto la chiusura dell’ex gasometro, area di screening dove vengono effettuati i tamponi per la popolazione per due ore dalle 13 alle 15.
“Considerato difatti – spiega Firenze – l’enorme afflusso di auto, durante la giornata verrà chiuso il cancello alle 13 per riaprirlo alle 15. Questo per evitare di paralizzare il traffico veicolare cittadino nell’orario di punta con incolonnamenti. Le code non permettono l’afflusso regolare delle numerose auto provenienti anche dagli approdi, visto anche i tanti visitatori che arrivano in Sicilia per le feste natalizie. Un provvedimento necessario anche per poter smaltire le auto presenti nel piazzale. L’attività riprenderà poi regolarmente dalle 15 fino alle 19, quando verrà vietato ad altre auto di entrare nell’area dell’ex gasometro“.
“Ribadiamo – aggiunge Firenze – che l’unica area di screening per la popolazione resta l’ex gasometro ed è senza prenotazione. I tamponi per le scuole invece si fanno solo al Palarescifina nel pomeriggio mentre la mattina il palazzetto di San Filippo è dedicato ai tamponi per le persone già positive. In entrambi i casi sono convocati direttamente dalle Usca”.
TUTTE LE DIFFICOLTA’ DELL’USCA
Ma il sistema di rilevazione e di controllo funziona? Molti utenti riferiscono di code stamattina anche al Palarescifina.
Mentre è degna di nota, e lo sarebbe di attenzione, anche la situazione di positivi che si trovano in isolamento fiduciario a casa. “I risultati dei tamponi arrivano anche dopo 72 ore” scrivono in redazione. Sono segnalati anche ritardi importanti per il rilascio di fine isolamento. Il problema risiede nel fatto che l’USCA non provvederebbe più ad effettuare i molecolari a domicilio. Pertanto i pazienti che sono a casa e si sono negativizzati non potrebbero dimostrarlo. L’USCA, infatti, “consiglia di fare il sierologico”, ma è questo un sistema di controllo che non permette di ottenere la negativizzazione ufficiale e quindi di ottenere il green pass per guarigione.
C’E’ ANCORA IL TRACCIAMENTO? ED I RIFIUTI COVID?
A questo punto c’è anche da chiedersi quanto l’USCA abbia sotto controllo il numero dei positivi e se venga verificato il rispetto dell’isolamento domiciliare. E se i rifiuti covid vengano ritirati secondo quanto previsto dalle norme anti contagio.