“I risultati raggiunti con l’operazione di oggi costituiscono la concreta realizzazione di una strategia adottata negli ultimi tre anni dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, nell’azione di contrasto alle organizzazioni criminali strutturate. Alle investigazioni giudiziarie devono essere affiancate le indagini preventive patrimoniali che impegnano le Divisioni Anticrimine delle Questure; i provvedimenti ablatori conseguenti alle proposte di applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali permettono di colpire attività imprenditoriali e beni strumentali accumulati grazie ad investimenti di denaro provento della commissione di reati.
Nell’ambito dell’attività svolta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Messina e dal Servizio Centrale Anticrimine sono stati individuati beni e imprese riconducibili alle attività illecite perseguite nel tempo dalla struttura mafiosa del “clan dei barcellonesi”.
Ritengo fondamentale evidenziare che nel valore dei beni e degli assetti societari attinto grazie alla presentazione della proposta di sequestro antimafia propedeutico alla confisca, firmata congiuntamente dal Questore di Messina e dal Procuratore della Repubblica di Messina e complessivamente ammontante ad oltre 100 milioni di Euro, è ricompresa una parte di provvista delocalizzata in conti esteri e raggiunta grazie all’applicazione della procedura di congelamento dei beni prevista dal Regolamento UE 1805 del 2018, introdotto nell’ordinamento italiano e che consente il riconoscimento reciproco dei provvedimenti di sequestro e di confisca. Misura, questa, efficacissima per contrastare l’ormai diffusissima prassi della delocalizzazione delle mafie.
Grazie all’ineliminabile strumento delle misure di prevenzione patrimoniali è possibile colpire i patrimoni illecitamente accumulati nel tempo in conseguenza dell’agire mafioso, oltre che raggiungere con provvedimenti restrittivi della libertà personale componenti e concorrenti delle strutture mafiose. Si tratta di una modalità operativa che connota ulteriormente, aumentandone la qualità, l’azione di contrasto a tutte le organizzazioni criminali mafiose, favorendo – per un verso – il contenimento del fenomeno e – per un altro verso – accelerando l’eradicazione, in un futuro non troppo lontano, di tali consessi criminali”.
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