Il Sindaco Cateno De Luca mette le telecamere anche addosso ai verificatori ed agli autisti dell’ATM. Un sistema che dovrebbe metterli al sicuro dalle troppe aggressioni verificatesi negli ultimi tempi da utenti non sempre rispettosi del loro lavoro e restii, nel caso dei verificatori, a pagare il biglietto ed a farsi sanzionare in caso di inadempienza. Un progetto pilota che per mezzo di una bodycam, la Reveal rs2-x2l 32gb Body Worn, che in base al prezzo di listino varrebbe una spesa che oscilla tra i 300 ed i 600 euro a pezzo, permette la sorveglianza attiva da parte della centrale dell’ATM.
Una sorveglianza in tempo reale, dice ATM, grazie a ben 40 dispositivi forniti al personale. “Siamo tra i primi in Italia ad aver dotato i nostri dipendenti di bodycam, delle piccole telecamere indossabili che riprendono e trasmettono in tempo reale quanto succede all’operatore – annuncia Giuseppe Campagna, presidente di Atm S.p.A.– Questa iniziativa è una risposta alle ripetute aggressioni che si sono verificate negli ultimi mesi. Si tratta di una grande opportunità per accertare i fatti accaduti e di un ottimo deterrente per i malintenzionati”.
“Abbiamo deciso di testare questo tipo di tecnologia per comprendere al meglio le dinamiche delle aggressioni subite dai nostri dipendenti – continua Campagna – e visti i buoni risultati ottenuti acquisteremo altre bodycam per implementare il servizio”. Questi strumenti permettono di registrare quanto avviene e in caso di emergenza di chiamare in tempo reale i soccorsi rispettando chiaramente la privacy di viaggiatori e utenti. Le immagini riprese, infatti, vengono automaticamente cancellate se non si sono segnalate anomalie e illeciti. Le telecamere permetteranno anche di verificare le reali condizioni dei mezzi prevedendo comportamenti scorretti come il mancato uso della mascherina, assembramenti e vandalismi. A completamento di questa iniziativa, da oltre un mese, sui mezzi ATM sono presenti vigilantes in borghese che supportano i verificatori nella gestione delle situazioni più complesse.
Lo stesso sistema è in uso alla Polizia britannica ed americana ed ha permesso di accertare le dinamiche degli interventi e di intervenire in tempi immediati in caso di emergenza degli operatori. Perché non prevederlo anche per la Polizia Municipale?
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