Sono i corso i cambi di profilo nell’ambito del Corpo di Polizia Municipale. Si tratta di un transito di alcuni dipendenti, circa 70, non più idonei ai servizi esterni che il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, di concerto con la Giunta comunale, ha ritenuto di voler trasferire dalla funzione di ausiliario di Pubblica sicurezza, ovvero agente della Polizia Municipale, al ruolo civile, quello per intenderci che riveste ogni altro dipendente comunale.
I dubbi sulla correttezza dello svolgimento dell’operazione, oltre che sull’opportunità di togliere agenti, seppur in servizio interno, ad un corpo di Polizia asfittico e deficitario, definita, tra l’altro, tragicamente ed impropriamente “repulisti“, da parte di Cateno De Luca, sono sorti sin da subito e con alcune interrogazioni da parte di consiglieri comunali.
Ma a parte la correttezza e l’opportunità dell’iter vi sono altre domande a cui l’amministrazione dovrebbe rispondere. Una su tutte è se è stato avviato l’iter comunicandolo ai dipendenti interessati indicando anche quanto ciò comporta e quali sono i comportamenti da tenere in seguito al cambio di profilo.
Tra queste indicazioni che sono anche adempimenti necessari ed indispensabili vi è quello inerente, trattandosi di ausiliari di Pubblica Sicurezza, alla detenzione dell’arma di ordinanza e del tesserino del Corpo di Polizia Municipale.
Sono state fatte a tal proposito le comunicazioni a Prefettura e Questura da parte dell’Amministrazione comunale del cambio di profilo? Ovvero che i dipendenti in questione non sono più autorizzati alla detenzione dell’arma di ordinanza e del tesserino identificativo? E’ stato comunicato loro come comportarsi e cosa fare con pistola e distintivo?
Interrogativi non da poco per i quali non possiamo pensare che l’amministrazione non abbia adempiuto, ai quali, però, dovrebbe rispondere rassicurando per primi i dipendenti sul da farsi, nel caso in cui non fosse stato fatto.
Perché è assodato che la mancata comunicazione a Questura e Prefettura che ha autorizzato la detenzione dell’arma costituirebbe un’omissione grave da parte dell’Amministrazione ed un’irregolarità dell’iter. Inoltre la detenzione dell’arma da parte di chi non è di fatto più autorizzato potrebbe anche far scattare reati penali in capo ad inconsapevoli dipendenti, rei di non sapere cosa farne e come comportarsi.