
“E’ paradossale e preoccupante il modo di amministrare dell’amministrazione Venuto secondo quanto stabilito dalla delibera di Giunta del 23 novembre scorso” lo afferma Lillo Pistone a nome di “Rinasce Spadafora” che rappresenta il gruppo di opposizione del Consiglio Comunale dell’Ente.
una pezza peggiore del buco
“Con tale delibera la Sindaca e la sua Giunta tentano deliberatamente di mettere una pezza peggiore del buco ad una situazione che è nata con il buono e condivisibile intento di dare utilità alle attività del territorio ma che è poi degenerata fino ad un decreto ingiuntivo nei confronti dell’Ente al quale oggi si fa fronte con un pagamento tardivo e riparatore come la delibera di cui si tratta” continua Pistone.
La vicenda a cui ci riferiamo è quella delle colonnine porta gel igienizzante fornite dal Comune di Spadafora alle attività commerciali…
“Essere sindaco di una città non significa poter fare della cosa pubblica come si farebbe della propria, così come la storia agli atti dimostra. La vicenda a cui ci riferiamo è quella delle colonnine porta gel igienizzante fornite dal Comune di Spadafora alle attività commerciali, alla parrocchia ed alle associazioni di Spadafora nel mese di maggio dello scorso anno. Tali colonnine sarebbero state ordinate e consegnate al Comune ancor prima che una delibera di Giunta, la n. 58 del 28 maggio del 28 maggio 2020, impegnasse la somma di euro 9,310,13 euro compreso di IVA a copertura dell’ordinativo effettuato tramite ricerca su MEPA dall’amministrazione comunale. Ed è qui la prima irregolarità: una buona e corretta gestione impone che prima si determini l’impegno della cifra a copertura e poi si possa procedere all’ordine” continua Pistone.
UN DECRETO INGIUNTIVO PER OLTRE 10.000 EURO !
“Ma è qui che la vicenda si complica visto che in data 7 luglio del 2020 la ditta fornitrice provvede regolarmente ad emettere fattura elettronica che viene accettata dal Comune di Spadafora. Fattura però che la nostra amministrazione comunale non provvede a pagare fino a quando, un anno dopo, il 5 luglio di quest’anno la ditta fornitrice nel silenzio dell’amministrazione Venuto è costretta ad emettere decreto ingiuntivo per oltre 10 mila euro in danno di Spadafora. Un comportamento scorretto ed inaudito per un’amministrazione che si rispetti. Ecco da dove nasce la delibera del 23 novembre scorso, dalla necessità di mettere una frettolosa pezza su questo atto esecutivo che l’amministrazione Venuto si guarda bene dal contestare (e come potrebbe essendo in pieno torto) essendo costretta a transare.
“UNA SCORRETTEZZA VENDUTA AI CITTADINI COME UN RISPARMIO CHE FA PERDERE LA FACCIA A SPADAFORA“
“La transazione, per sua fortuna, permette di chiudere la partita con un importo inferiore al maggior danno che dagli oltre 10 mila euro scende a 7.720,00 euro, alla quale non è ancora chiaro se dovranno essere aggiunti costi legali” narra Pistone. “Ed è qui il paradosso: l’amministrazione vorrebbe, come scrive nell’ultima delibera di Giunta, voler far passare come un risparmio consolidato tale transazione. Un risparmio di circa 2.500,00 euro. Ma noi ci chiediamo anche a nome degli spadaforesi se il buon nome e l’onorabilità del nostro Comune vale questi 2.500,00 euro? Chiediamo alla Sindaca perché non si è provveduto al pagamento subito viste le disponibilità arrivate a pioggia in tutti gli enti comunali durante il periodo di lockdown e visto che tale cifra originaria pattuita era stata anche impegnata con tanto di delibera di Giunta? Perché si è dovuti giungere ad una seconda delibera per impegnare nuovamente la cifra che oggi salva la faccia del Comune di Spadafora e degli spadaforesi tutti?“.
“QUANTI ALTRI DECRETI INGIUNTIVI DEVE ATTENDERSI SPADAFORA?”
“Se è questo il modo di gestire la cosa pubblica, quella di Spadafora per intenderci, e se questi sono gli esiti con i quali dobbiamo confrontarci, questa opposizione è molto preoccupata. Quante altre situazioni come queste esistono tra le carte e gli atti della gestione Venuto? Quanti altri decreti ingiuntivi o diffide dovremo ancora ricevere prima che l’amministrazione Venuto impari, se imparerà, a gestire il nostro Ente. Pertanto chiederemo un accesso agli atti al fine di verificare nel dettaglio come sono andate le cose, la lista delle consegne di tali colonnine, se esiste, e se vi sono altre vicende simili a queste, nell’interesse di tutti gli spadaforesi” conclude Pistone