“Visti gli articoli 700.669 bis ss, 499 ss codice di procedura civile, così provvede: dichiara il diritto del ricorrente ad essere reintegrato e ricollocato nei ruoli dirigenziali dell’amministrazione di appartenenza entro l’1 dicembre 2021“.
Questa la decisione in calce all’ordinanza di accoglimento totale del ricorso del dirigente del Comune di Messina, Riccardo Pagano, decisione sul procedimento 3125/2021. L’ordinanza è iscritta al numero cronologico 24959/2021 del 23 novembre ultimo scorso, a firma del Giudice del Tribunale del Lavoro di Messina, Rosa Bonanzinga.
L’ORDINANZA:
Dalla lettura dell’ordinanza che accoglie le motivazioni del ricorrente, il dottor Pagano evidenzia come maggior danno il fatto secondo il quale a seguito della messa in quiescenza di 4 dirigenti determinava “la scopertura di 4 posti in pianta organica” fatto questo che “determinava il venir meno della condizione preclusiva alla sua (di Pagano) riammissione in servizio presso la propria amministrazione di appartenenza“.
Inoltre il dottor Pagano rappresenta nelle motivazioni nel procedimento cautelare per motivi di urgenza derivanti dal tempo utile al ricollocamento di un dirigente sospeso (24 mesi) che “si era visto preclusa la possibilità di essere utilmente ricollocato presso l’amministrazione comunale di Siracusa a causa del suo status psicofisico”. Ciò avrebbe potuto determinare, all’età di 59 anni, ovvero troppo giovane per il pensionamento “non solo la perdita della retribuzione necessaria per il proprio sostentamento e di quello della sua famiglia, ma un’evidente difficoltà per la ricerca di un nuovo posto di lavoro“.
I PENSIONAMENTI E LE ASSEGNAZIONI AD INTERIM AD ALTRI DIRIGENTI RIMASTI IN FORZA
Il giudice scrive nella motivazione dell’ordinanza di reintegro in merito alla assegnazione ad interim di incarichi dirigenziali rimasti vacanti ad altri dirigenti rimasti in forza al Comune di Messina che “il dirigente Giovanni Di Leo è stato collocato a riposo e che il rapporto di lavoro con il dirigente Carmelo Giardina è stato risolto per dimissioni volontarie per accesso … a quota 100 e che con deliberazione della Giunta Comunale n. 6287 del 10/11/2021 è stata approvata la proposta n. 658 del 10/11/2021 avente ad oggetto ‘approvazione modifiche all’organigramma e al funzionigramma della struttura organizzativa dell’Ente‘ in cui si dà atto che ‘nel corso dell’anno tre dirigenti amministrativi sono andati in pensione. Ne consegue” continua il Giudice “che appare essere venuto meno il presupposto che ha determinato il collocamento in disponibilità del ricorrente, non essendo più sussistente la situazione di esubero dei dirigenti”. Il Comune di Messina nella memoria di costituzione ha evidenziato che “ nell’ambito della programmazione triennale del personale l’avvio di procedure concorsuali e nuove assunzioni a tempo indeterminato o determinato per un periodo superiore a dodici mesi ad esclusione di quelle relative al conferimento di incarichi dirigenziali (…) sono subordinate alla verificata impossibilità di ricollocare il personale in disponibilità iscritto nell’apposito elenco e in possesso della qualifica della categoria di inquadramento occorrenti“. Ciò escluderebbe, secondo il comune, il conferimento di incarichi dirigenziali.
Il Giudice dottoressa Bonanzinga a tal proposito scrive “Tale previsione non appare ostativa all’accoglimento della domanda in quanto nel caso di specie, non si discute in sé dell’attribuzione dello specifico incarico dirigenziale ma del venir meno delle condizioni che hanno dato luogo al collocamento in disponibilità del ricorrente in seguito al collocamento in pensione di alcuni dirigenti“. Pertanto “accertato il fumus boni iuri, a giudizio di questo decidente appare sussistere anche il periculum in mora, tenuto conto della lesione al bagaglio professionale del ricorrente non facilmente ristorabili per equivalente all’esito di eventuale giudizio di merito. In ragione di quanto esposto, che rende superflua ogni ulteriore valutazione, con una cognizione sommaria propria di questa fase, va dichiarato il diritto del ricorrente ad essere reintegrato e ricollocato nei ruoli dirigenziali dell’amministrazione di appartenenza entro l’1 dicembre 2021“.
IL RECLAMO DEL COMUNE
Di qui l’annunciata procedura di reclamo che il Comune sarebbe pronto ad intraprendere, come oggi dichiarato dalla Segretaria Generale Rossana Carrubba (in intervista a Messina Today). Reclamo che sarebbe basato sul fatto che la dotazione organica di dirigenti del Comune di Messina adesso è di 6 unità e non più di nove. Fatto questo che, alla luce del fatto che “il giudice non poteva saperlo nell’emissione dell’ordinanza”, potrebbe mutare lo scenario decisionale del giudice, almeno secondo la tesi dell’Ente.
In ultimo: dall’analisi dell’ordinanza non emergerebbe illegittimità nel procedimento, tant’è che il decidente non accoglie la doglianza del ricorrente in merito ai criteri di scelta dei dirigenti da collocare in disponibilità, semmai basa la propria decisione sul venir meno delle condizioni di esubero del numero di dirigenti previsti in pianta organica a seguito della messa in quiescenza di tre dirigenti.