Nota Stampa: Gruppo di iniziativa civica “RISPETTO MESSINA”
Oltre alle dimissioni, improvvise ed inattese, dell’Assessore con delega alla pubblica istruzione, negli ultimi tempi(nella disattenzione generalizzata) è emersa una frattura nell’ambito della Giunta comunale, con una evidente e pubblicizzata differenziazione di vedute ed opinioni fra i due Assessori di maggior rilevanza che fanno parte dell’organo esecutivo comunale.
E ciò si è verificato rispetto al confronto avviato dal Presidente dell’ Autorità di Sistema Portuale su una parte del water-front cittadino, che riguarda l’area demaniale ,con l’affaccio a mare, che va dalla foce del torrente Boccetta a quella del torrente Annunziata.
Un area che rientra, appieno, nel Piano Regolatore Portuale e che viene definita come Sottosistema di Interazione Porto-Città . Una pianificazione strategica che prevede ,oltre alla sistemazione funzionale delle aree attorno alle foci dei due torrenti, la realizzazione di un porto turistico destinato, in modo particolare, alle imbarcazioni in transito ed ai charter nella Rada San Francesco, con annesse importanti opere complementari sia a mare che a terra.
E proprio sulla realizzazione di tale infrastruttura si sono registrate due dichiarazioni ufficiali totalmente contrapposte fatte dagli assessori Mondello e Musolino.
Difatti l’ex vicesindaco ha affermato di essere contrario alla realizzazione di un porticciolo al posto dei traghetti, promuovendo la libera fruizione di tutta l’area, motivando con argomentazioni tecniche la sua posizione; mentre l’assessore pluridelegata ha dichiarato che “il porticciolo sarà compatibile con la fruizione del mare, e sarà un opera fondamentale per lo sviluppo della città”. Si tratta , quindi, di una profonda diversificazione di vedute su un tema non certo di piccola entità, e che fa emergere , anche, logiche diverse relative alla gestione della cosa pubblica. Anche se va detto che la proposta del porto turistico viene definita nello stesso strumento di pianificazione una ipotesi operativa che potrebbe essere modificata mediante la elaborazione di un Piano di Inquadramento Operativo che dovrà prevedere indicazioni progettuali di riqualificazione di tutta l’area.
Sarebbe opportuno, comunque ,che il confronto avviato dal Presidente Mega non si limiti alle interlocuzioni con le Istituzioni e gli Enti pubblici, ma coinvolga anche tutte le realtà cittadine che svolgono una funzione propositiva e costruttiva, perché la ridefinizione di tutto il fronte-mare è una risorsa fondamentale per lo sviluppo, per troppo tempo messa da parte,e
necessità dal contributo di tutti ,a prescindere da ruoli e “poteri”.
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