Una tanica di acido, un passaporto nazifascista d’epoca, coltelli e una balestra oltre a materiale informatico, pc e cellulari. E’ parte del materiale sequestrato oggi nel corso delle perquisizioni ai gruppi “no vax” che facevano riferimento alla chat di Telegram denominata “Basta dittatura”. Nelle chat gli indagati invitavano a bloccare strade, stazioni ferroviarie, banche. Chiedevano di utilizzare armi, bastoni, bottiglie molotov, acido da lanciare alle forze dell’ordine, invitavano a gambizzare e a far saltare qualcuno.
Non meno caustiche e violente le reazioni sui social: ‘Sapete cosa fare” si legge su uno dei canali con tono minaccioso in riferimento agli investigatori che si stanno occupando delle indagini. E ancora viene pubblicata la celebre foto di piazzale Loreto, sempre con riferimento agli investigatori con la scritta “essendo così stupidi non hanno capito in che posizione finiranno anche loro”.
In particolare, la tanica è stata sequestrata a Palermo, il passaporto nazifascista d’epoca a Siena, i coltelli a Brescia e Cremona. Diciotto gli indagati, quindici le città interessate (Torino, Brescia, Varese, Cremona, Imperia, Pordenone, Trieste, Treviso, Pesaro, Roma, Pescara, Salerno, Palermo, Siena, Padova). A Torino gli indagati sono tre, fra cui una donna di 43 anni destinataria, insieme a un altro uomo che non è coinvolto nell’indagine, di un foglio di via.
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