L’ipotesi che il cadavere ritrovato all’interno della grotta sull’Etna, possa appartenere al giornalista siciliano Mauro De Mauro, scomparso da Palermo il 16 settembre del 1970, deriva dalla chiamata che Franca De Mauro, una delle figlie del giornalista, ha fatto alla Guardia di Finanza. A suscitare il dubbio della donna le malformazioni a naso e bocca che i resti del cadavere ritrovato sull’Etna hanno evidenziato e che sarebbero compatibili con le caratteristiche somatiche del padre. La Procura di Catania ha disposto un esame comparativo del Dna con i resti umani ritrovati.
Il giornalista Mauro De Mauro scomparve a Palermo e tra le ipotesi battute dagli inquirenti vi fu anche la lupara bianca da parte della mafia. Totò Riina fu processato ed assolto dall’accusa di omicidio. All’epoca Mauro De Mauro collaborava alla realizzazione del film sulla morte di Enrico Mattei e si riteneva che fosse riuscito a scoprire i retroscena della morte misteriosa in un incidente aereo di Mattei.
Franca De Mauro non ha però riconosciuto alcuno degli effetti personali rinvenuti sull’Etna, appartenenti al cadavere ritrovato.
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