“Gli asini volanti non hanno approfondito a quale periodo di riferimento è stato preso in considerazione ed hanno pubblicato solo una tabella”. Lo dice il Sindaco in una delle sue tante dirette di ieri in merito ai dati che emergono nel 28esimo rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia.
Il rapporto pubblicato dal Sole 24ore, autorevole quotidiano economico italiano, anzi il più autorevole, si basa su 18 parametri raggruppati in 5 macro aree (aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente): la classifica finale fotografa con dati relativi al 2020 le performance ambientali di 105 città capoluogo di provincia.
Pertanto il periodo preso a riferimento è quello dello scorso anno e non fa certo fare bella figura alla città di Messina che si presenta quintultima ma prima di Catania e Palermo che sono fanalino di coda. La maglia nera, quindi, Messina la divide con le maggiori città siciliane, e questo non di certo consola.
Ma andiamo per categorie di indicatori ed “approfondiamo”, come dice il Sindaco di Messina.
La città dello Stretto risulta essere 66esima su 105 per quanto riguarda l’uso efficiente del suolo (Indice sintetico [0-10] consumo di suolo/residenti e livello di urbanizzazione/residenti), 81esima per il verde urbano basato sul rapporto tra metri quadri di verde e numero di abitanti, 79esima per la qualità dell’aria respirata dai suoi cittadini basata sulla quantità di concentrazione di Biossido di azoto presente in città, 16esima, e qui va un po’ meglio visto che non esistono scarichi industriali, per quanto riguarda la concentrazione di ozono, sempre per la qualità dell’aria è 45esima per concentrazione di polveri sottili, 44esima per Consumi giornalieri pro capite di acqua potabile per uso domestico (litri per abitante), 85esima per dispersione della rete idrica, ovvero per Differenza percentuale tra acqua immessa in rete e consumata per usi civili, industriali, agricoli, un vecchio problema mai risolto, 55esima per efficienza della depurazione dell’acqua, 90esima per la percentuale di alberi sul suolo pubblico, 57esima per uso di energia solare negli edifici pubblici, 92esima per OFFERTA DI TRASPORTO PUBBLICO, 41esima per numero di cittadini che usano il trasporto pubblico a disposizione, 90esima per disponibilità di piste ciclabili, 39esima per numero di vittime della strada.
Ma il dato sul quale bisogna di certo approfondire e sul quale riflettere è la CENTESIMA posizione su 105 per la percentuale di rifiuti differenziati sul totale, un valore che sembra andare in contro tendenza rispetto agli annunci trionfalistici resi da Messina Servizi.