Il posizionamento delle telecamere “anti zozzoni”, come le ha definite il sindaco di Messina, ha il fine di documentare prova dell’incivile deposito di rifiuti laddove non devono essere abbandonati. L’obiettivo è quello di evitare che si creino discariche abusive pur di non rispettare le regole della differenziata. Da qui ad utilizzarne le immagini e pubblicarle sui social e sulla pagina seguitissima di un sindaco ce ne corre e ne passa. Insomma già il pubblicarne i video registrati da un sistema che vuol essere di sorveglianza può essere oggetto di cause e denunce per violazione della privacy. Figuriamoci utilizzarle per “documentare” un supposto illecito da parte di chi ha opposto civile resistenza a quello che ha ritenuto un abuso. Il riferimento è a quel rigattiere di libri usati di piazza Lo Sardo, protagonista una settimana fa, della contestazione alla Polizia Municipale, sindaco in testa, che voleva procedere al sequestro dei libri esposti in piazza. Libri che diversamente andrebbero al macero. Ma ancora peggio: si può andare oltre con le riprese video e “documentare” anche scene di vita privata di questo o di qualunque altro cittadino? La risposta la darà probabilmente la Magistratura. Sul merito della questione e su quanto accaduto intanto Renato Ciraolo, protagonista involontario della “V” icenda pubblicata, anzi Spubblicata sui social dal Sindaco, spiega cosa è accaduto e che non ci tiene a passare per “inquinatore”, come lui stesso dice nella sua comunicazione alla Polizia Municipale che lo ha multato. Segnalazione anonima? Si vedrà.
“Alla polizia municipale
Sono Renato Ciraolo residente in viale xxxxxxx Messina, e domenica 7 novembre alle 19,30 mi è stato notificato per segnalazione anonima un verbale di accertamento per violazione dell’articolo 20 della legge/ ecc…( non si legge sulla copia carbone) , per aver gettato in un cassonetto di villa Dante due scatole di cartone avvolte in un largo nastro adesivo marrone inseparabilmente attaccato , raccolte in strada. La mia abitazione dà sul marciapiede, dove si deposita ogni sorta di immondizia, dalle bottiglie di birra ai mucchi di cicche di sigarette, altamente inquinanti ma mai sanzionate, fino alle deiezioni e l’orina dei cani, spesso fatta sulla mia porta. E tocca a me pulire, perché da tempo il servizio di spazzamento, anche se saltuario e approssimativo, è stato sospeso. Occorre aggiungere che non esistono sul marciapiede contenitori per i passanti, e questo, se non giustifica gli sporcaccioni, li incoraggia. Tutta la zona di villa Dante, come tante altre parti della città, è cosparsa di rifiuti, per cui ritengo che chi ne raccoglie e li riversa nei cassonetti pubblici compie opera di pulizia. Non poche volte ho raccolto pericolose bucce di banane e bottiglie di vetro sotto il marciapiede per evitare bucature ai veicoli. In queste condizioni e con questa mia disposizione ho depositato nel cassonetto dell’indifferenziato due piccole scatole di cartone e nastro adesivo non-differenziabili. Non conosco l’articolo di legge in oggetto, ma dubito che la mia azione rientri nella fattispecie. Ho rispettato il giusto obbligo del differenziamento, per cui il rifiuto giungerà alla sua stabilita destinazione per via regolare, e penso di aver dato un piccolo doveroso contributo. Chiedo cosa devo fare dei fogli pubblicitari che ingombrano la mia buca delle
lettere, che tolgono spazio alla mia posta e la mettono a rischio, perché ripeto, la mia abitazione dà sulla strada e capita che qualche passante per sfilare il foglio pubblicitario dalla buca tiri fuori anchele lettere. Se butto i fogli, rifiuti non miei, nel cassonetto di villa Dante rischio l’ammenda?
Mi preme di non passare per inquinatore, dopo che dal marzo 2013 gestisco insieme con altri le compostiere di villa Dante, autorizzato a versare l’umido dagli uffici di Messina ambiente di via Cavalieri della Stella, mi pare. Sono in regola col pagamento della Tari e osservo gli orari e le modalità della raccolta porta a porta, come possono testimoniare i vostri operatori. Lo zelo del mio sconosciuto accusatore, scambiando due scatole di cartone per un sacchetto, è stato miope, innocentemente o dolosamente, mi dovrebbe essere consentito di appurarlo. Sanzionarmi sulla parola di un anonimo senza consentirmi un confronto mi sembra un procedimento anomalo. Questo sistema di denunce anonime è incivile e può prestarsi alla delazione, che è reato“.
Si registra la solidarietà del consigliere Alessandro Russo, ma anche da parte di Messina dal Basso:
“Un cittadino viene seguito dalla telecamera, il suo volto è coperto, il cittadino viene ripreso mentre conferisce un sacchetto non a terra ma in un carrellato di villa Dante, viene poi ripreso a casa mentre discute con tre donne. Non è chiaro quale sia la violazione e se la persona venga multata e per cosa.IL video è preannunciato oggi pomeriggio dal sindaco in una diretta “Abbiamo beccato uno zozzone di eccellenza, di grande eccellenza, mi dicono, ovviamente non mi hanno detto nome e cognome… mi hanno detto che ha a che fare però con le vicende che si sono verificate a piazza del Popolo qualche settimana fa, è stato una domenica…quello dei libri, quello delle minacce… di quella vicenda…tra poco pubblicheremo il video”.IL video viene in effetti pubblicato più tardi sulla pagina del sindaco con un commento che vuole essere sarcastico contro l’uomo di cultura che trasgredirebbe le regole, contro l’anonimo cittadino che a questo punto è facilmente identificabile.
Sui social viene poi pubblicato un post con le dichiarazioni del cittadino multato che dichiara di avere ricevuto la notifica di una sanzione a seguito di una segnalazione anonima per avere semplicemente conferito dei cartoni abbandonati sul marciapiede in un cassonetto di villa Dante, dichiarando che altre volte ha raccolto rifiuti abbandonati sul marciapiede non spazzato adeguatamente.
Ci domandiamo: E’ normale che una telecamera segua un cittadino? E’ normale che il cittadino seguito e multato su segnalazione anomala sia proprio il protagonista della vicenda del banchetto dei libri di piazza del Popolo? E’ normale che il sindaco venga informato che la persona pedinata e multata sia collegabile ai fatti di piazza del Popolo? E’ normale che il sindaco pubblichi il video sulla sua pagina facebook ed indichi al pubblico ludibrio una persona, a questo punto facilmente individuabile per quanto detto e per quanto si vede dal video, senza che si capiscano i motivi? È normale tutto questo? NO, SECONDO NOI NON E’ NORMALE, È CRIMINALE
SOLIDARIETÀ A RENATO CIRAOLO”