E’ un’opera ancora incompleta quella del Teatro Vittorio Emanuele di Messina. “La stabilizzazione di sette dipendenti precari del settore tecnico del Teatro è una soddisfazione che certifica il percorso di risanamento compiuto da noi per l’Ente” ha detto stamane in conferenza stampa Orazio Miloro, presidente del Vittorio Emanuele. “Un percorso che già ha dato i suoi frutti con la ripresa delle produzioni certificate con la messa in palcoscenico di ‘Molto rumore per nulla’ e che, tra poco, continuerà con la preparazione del ‘Barbiere di Siviglia” ha continuato Miloro.
“Un opera, quella della stabilizzazione dei 7 dipendenti del settore tecnico che escono così dalla precarietà e che portano a 60 unità il numero dei lavoratori del Teatro, che non poteva realizzarsi senza i sindacati e senza il sostegno della Regione“.
I sette lavoratori hanno potuto, infatti, usufruire da quanto previsto dalla Legge Madia. “Ma è un’opera incompleta perché il sogno di ogni Teatro è quello di possedere una propria orchestra. La Legge Madia nel caso degli orchestrali non è stato possibile, però, applicarla per mancanza dei requisiti necessari. Speriamo però che la Regione provveda a normare appositamente la questione dando al Teatro di Messina di poter usufruire in modo stabile della professionalità dei professori d’orchestra di cui comunque il Teatro continuerà a servirsi. Non solo prosa, infatti, ma anche la musica sarà protagonista della rinascita dell’Ente” ha concluso Miloro. Una consapevolezza, quindi, da parte della dirigenza del Teatro Vittorio il fatto che il futuro degli orchestrali è connesso fortemente a quello dell’Ente. Una battaglia portata avanti da sempre, ricordiamo, dal sindacato Cisal – SIAD con Clara Crocè.
A tal proposito si segnala lo stupore proprio di Clara Crocè nell’apprendere di non essere stata invitata in rappresentanza del CISAL SIAD alla conferenza di oggi, mentre diversamente la dirigenza sembra aver operato nei confronti di CISL e CGIL, presenti in Sala Sinopoli. “La presenza di CISAL SIAD è stata forse avvertita come una presenza scomoda e quindi non siamo stati invitati oggi alla conferenza stampa. E’ accaduto forse perché abbiamo sempre sostenuto che il Teatro deve fondarsi sul principio che debba avere una propria orchestra? Fatto questo che ha sempre predisposto in modo critico il sindacato nei confronti della dirigenza, pur essendo stati sempre presenti alle trattative anche per i precari oggi stabilizzati e per i quali lo stesso CISAL SIAD ha fornito spunti ed indicazioni che poi si sono rivelati vincenti per la buona riuscita di quanto oggi è stato presentato come un successo che però, ricordiamo, si completa solo con la stabilizzazione degli orchestrali” ha concluso Crocè.
Non era presente alla conferenza stampa il sovrintendente Scoglio in quanto reduce di un intervento chirurgico. “Ma la sua presenza è comunque garantita dal pensiero con il quale il sovrintendente sta accompagnando il nostro incontro di oggi” ha detto a tal proposito Miloro.
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