Dov’è finita la Politica a Messina? Quella con la “P” maiuscola fatta di coraggio delle scelte che non tengono in conto i propri interessi, ma solo quello del bene comune condiviso, della città? La Politica fatta di atti concreti e non di sterili battibecchi o di proclami fini a sé stessi, insomma, quando è morta a Messina? Credo che la sua morte sia stata celebrata molto tempo fa e che oggi sia possibile vederne gli effetti.
Così, preso atto di questo, davvero si può credere che alla “suprematia“, alla russa maniera (prevoskhodstvo), di un “animale” politico come il Sindaco Cateno De Luca si possano opporre gesti come quello, ultimo, del consigliere comunale Salvatore Sorbello? Per “risolvere” un insulto al Consiglio Comunale, tra i tanti, da parte del Sindaco di Messina, come quello degli “asini volanti”, Sorbello davvero ha creduto che bastasse “rubare” il cartello ormai tristemente famoso, affisso sulla porta dell’ufficio di Cateno De Luca?
Ma veramente Sorbello credeva che la straripante e soverchiante capacità strategica del sindaco, molto efficace in situazioni di ben altra caratura politica, non lo asfaltasse con una frase lapidaria e semplice, quanto efficace, gettandolo in pasto alla platea, per la verità non più vasta, dei fan di De Luca?
“Mi hanno detto che un asino volante avrebbe strappato il divieto di ingresso nella mia stanza per tutti gli asini volanti …OGGI LO RIMETTEREMO! CHE PROBLEMA C’È ?”. Sic e con asciutto sorriso Sorbello ed il suo gesto simbolico sono stati serviti.
Nuovamente 1 a 0 per il Sindaco. Nel frattempo, in Consiglio Comunale, si fatica ad ammettere che il voto di sfiducia a De Luca è, senza se e senza ma, una mera leggenda metropolitana. Un fatto che, come dice lo stesso Sindaco, costerà a tutto il consiglio la non rielezione. Debacle senza appello e meritata.
