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Morte di Viviana Parisi e di Gioele: oggi la parola fine con l’archiviazione? Quella maglietta piena di buchi…

- 22/10/2021
maglietta gioele

E’ trascorso più di un anno dalla tragica morte di Viviana Parisi e del piccolo Gioele a Caronia. Due morti sui quali non è mai stata fatta completamente chiarezza e che oggi potrebbero chiudersi con una possibile archiviazione. E’ attesa proprio per oggi, venerdì, infatti, la decisione se archiviare l’inchiesta, come richiesto dal Procuratore di Patti, Angelo Cavallo, o proseguire nelle indagini. Si deciderà con un’udienza camerale davanti al GUP del Tribunale di Patti.

Se in udienza sarà disposta l’archiviazione si accrediterà l’ipotesi attestata dalla Procura che ritiene che Viviana si sia uccisa “lanciandosi da un traliccio” dopo aver “con ogni probabilità strangolato il figlio Gioele di 4 anni, poi ritrovato nel bosco il 19 agosto”. Secondo la Procura non un duplice omicidio, bensì un omicidio suicidio.

“Nessun estraneo ha avuto un ruolo, neanche marginale, mediato o indiretto”, scrive la Procura di Patti. “Tutte le indagini tecniche svolte hanno permesso di accertare come Viviana, senza ombra di alcun dubbio, si sia volontariamente lanciata dal traliccio dell’alta tensione, con chiaro ed innegabile intento suicidario e si esclude la presenza di lesioni causate da animali, così come lesioni o comunque segni riconducibili all’azione violenta di soggetti terzi”.

Viviana, che aveva problemi psicologici accertati dalla stessa Procura, si sarebbe, quindi, uccisa. Ma il marito, Daniele Mondello non è d’accordo, lo ha manifestato nei giorni scorsi pubblicando sui social la maglietta del figlio di 4 anni piena di buchi.

La foto shock della maglietta del piccolo Gioele, pubblicata sui social dal padre, Daniele Mondello

“Ecco cosa è rimasto della maglietta del mio bambino, io non mi fermo finché non trovo la verità”, scrive Daniele Mondello . “Qualcuno si faccia avanti per raccontare se abbia visto qualcosa nelle campagne di Caronia”.

Secondo la richiesta di archiviazione presentata dagli avvocati Claudio Mondello e Pietro Venuti si precisa: “Non vi è stato alcun atto aggressivo di Viviana Parisi nei confronti di Gioele Mondello come invece ritenuto dalla richiesta di archiviazione. Sicuramente la donna non si è suicidata, non vi è alcuna sua precipitazione dal traliccio dell’Enel D59 né volontaria né procurata, in quanto non ha avuto nessun contatto e non vi si è arrampicata”.