Il CSA proclama lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto operante nel Comune di Taormina. La decisione è stata già comunicata al Sindaco di Taormina, alla Commissione di Garanzia ed al Prefetto di Messina, unitamente alla richiesta di attivazione della procedura conciliativa prevista per legge. “Una scelta che non poteva che andare in questa direzione” dicono Pietro Fotia e Clara Crocé del CSA, “anche perché ad oggi sono rimasti inascoltati tutti gli appelli a dialogare con l’amministrazione del Comune di Taormina, ente in dissesto. Un silenzio ostinato è quel che il sindacato a nome dei lavoratori ha ricevuto su vicende e questioni di importante ed immediata soluzione e che più volte sono state portate all’attenzione del Sindaco e della Giunta del Comune”.
I punti nodali rimasti senza risposta sono quelli che più volte il sindacato ha indicato con insistenza ma senza alcuna responsabile risposta:
1. Contrattazione decentrata, ferma nonostante le richieste affinchè venisse iniziata per concludere il CCDi e liquidare ai dipendenti le spettanze salariali dovute, e soprattutto iniziare la selezione della P.E.O., alcuni dipendenti dopo molti anni di servizio sono alla posizione iniziale;
2. Piani triennali del fabbisogno da rivedere stante il dissesto e la nuova normativa sulle progressioni di carriera, il tutto per consentire a dipendenti che da anni svolgono mansioni sicuramente superiori, di aver riconosciuta la corretta categoria professionale e per portare a termine la stabilizzazione degli ASU nella totalità della platea;
3. Integrazione oraria del personale ASU, su cui erano state date piene assicurazioni che sarebbe continuata, invece si sono convocati i lavoratori interessati per comunicare che ciò non è possibile a fronte di normative non esplicitate , fatto su cui non siamo d’accordo proprio perché la normativa consente l’integrazione oraria;
In ultimo, ma non perché meno importante, anzi tale fatto comprende anche nella globalità anche i punti precedenti, incontrarsi per confrontarsi sul dissesto per agire sinergicamente per il bene della comunità stante la purtroppo ormai vasta esperienza in tale materia da parte delle OO.SS. .
Nell’ultima reiterazione di ascolto e di risposta in merito ai nodi da sciogliere, il CSA aveva scritto all’amministrazione comunale di Taormina: “ E’ assordante il silenzio dell’amministrazione su argomenti di tale importanza e non è neanche corretto che si convochino i lavoratori palesando loro che determinate attività non possono essere portate a termine per impedimenti normativi senza specificarne il contenuto.
Saremo costretti a proclamare lo stato di agitazione in mancanza di riscontro i tempi brevi. I lavoratori sono stanchi, demotivati perché vengono solo utilizzati senza spiegazioni chiare alle loro domande e non viene loro dato ciò che spetta”. Ed è quanto oggi è puntualmente ed inevitabilmente accaduto.
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