Non fa notizia, né costituisce una storia particolare o unica, da leggere l’unione di due giovani “normali”. Fa parte di quella “normalità”, appunto, alla quale siamo abituati. Ma proprio perché siamo convinti che niente potrà cambiare, la “normalità” rimane tale. Ed invece può diventare “straordinaria”.
Il diritto di libero spostamento, di entrata in teatri, cinema, ristoranti, anche quella era normalità, e mai avremmo pensato che un giorno qualcuno o qualcosa potesse metterla in discussione. Eppure, come in un film catastrofico degli anni ’90, è accaduto davvero. Così come “normale” era vivere appieno il giorno più importante, dopo la nascita di un figlio, per una coppia, ma soprattutto per una donna: il matrimonio.
Il lockdown, la pandemia, il maledetto Covid, ci ha ormai abituato a ragionare in termini di limitazione.
Distanza interpersonale, mascherine, tavoli da quattro, numero limitato di invitati, hanno stravolto le nozze di tanti, troppi giovani, ed ancora la luce in fondo al tunnel è solo un fioco bagliore. Allora ogni unione, ogni matrimonio, ai tempi del Covid, diventa un “atto di coraggio”, un atto di fede, costituisce il superamento del semplice “consumismo” legato a tutto quanto gira intorno al sistema commerciale delle nozze, per ridimensionarsi e mantenere solo l’essenziale di quel che davvero è: un atto d’amore. E quello di Franco e Rosy, che vogliamo prendere ad esempio di tutti questi “coraggiosi”, lo è.
Coraggiosi? Sì, e non è un’esagerazione. Franco e Rosy, messinesi, 33 e 32 anni, rispettivamente, oggi compiono un “atto di coraggio”, sposandosi dopo 7 anni di fidanzamento. Una coppia di giovani normali, con una storia normale, con un lavoro normale: Franco lavora in una stazione di rifornimento di benzina, che, come tante altre, in questo periodo, hanno deciso di unirsi in matrimonio affrontando tutte le difficoltà e le limitazioni che il Covid impone.
Legare il proprio ricordo più bello ad un periodo triste e tra i più incerti, dopo l’ultima guerra, è un atto d’amore, “normale” ma anche straordinario.
La foto di Franco e Rosy è quella di tantissimi altri giovani che, seppur nella paura e nella limitazione, hanno scelto di sposarsi e di sperare. Di farlo riducendo al minimo le persone con le quali condividere la loro gioia. Di andare avanti a dispetto di incertezze, limitazioni, crisi economiche e difficoltà. Perché finché ci sarà famiglia, ci sarà futuro.
Auguri a Franco e Rosy. Vi abbiamo voluto rivolgere un pensiero davvero speciale.