
“Don’t go to the emergency room, and get your loved ones out of intensive care units.”
Ovvero “Non andare al pronto soccorso e porta i tuoi cari fuori dalle unità di terapia intensiva”. E’ il pericoloso messaggio che tramite i gruppi anti vaccino su Facebook ed i gruppi sorti sulla piattaforma Telegram, sta dilagando negli USA. Un segnale che, come si chiedono i medici, indicherebbe che “Qualcosa sta accadendo in internet, su Facebook, sui social. Stanno aumentando a dismisura i malati. Due mesi fa eravamo scesi a quattro pazienti Covid. In questa ondata, abbiamo avuto da 40 a 50 pazienti con Covid in quattro diversi servizi di terapia intensiva, il 97 percento dei quali non vaccinato” dicono i sanitari americani.
DISINFORMAZIONE E CURE ALTERNATIVE
La disinformazione sul Covid è stata ed è un problema persistente fin dall’inizio della pandemia, che, con l’introduzione dei vaccini, ha rinvigorito la comunità anti vaccino ed ha stimolato una rinnovata spinta per trovare e promuovere trattamenti alternativi, alcuni dei quali potenzialmente pericolosi.
Nelle ultime settimane, alcuni gruppi Facebook anti-vaccini ed alcuni influencer sulla base di teorie pseudo-cospirative su Telegram offrivano istruzioni sul come far dimettere i familiari dall’ospedale, di solito insistendo sul fatto che fossero trasferiti in centri di cura, e riportando coloro che sono stati portati via dagli ospedali con video virali.
Altro problema serio è quello delle cure alternative, come il caso dell’ivermectina, un trattamento antiparassitario, cui è collegato il fenomeno delle richieste di dimissioni di molte famiglie di pazienti Covid dagli ospedali. L’obiettivo consigliato dai gruppi social no-vax è quello di auto-medicare a casa i propri cari con l’ivermectina. Quando, però, i pazienti iniziano a rendersi conto che l’ivermectina di per sé non è efficace, i gruppi raccomandano una serie di trattamenti domiciliari sempre più pericolosi, come gargarismi con iodio, nebulizzazione e inalazione di perossido di idrogeno, definendolo parte di un “protocollo ” l’uso di sostanze tossiche.
Facebook ha cercato di contrastare questa disinformazione bloccando gruppi e contenuti con nomi e messaggi espliciti contro i vaccini, ma al loro posto sono spuntati gruppi con nomi come “Ivermectin MD Team”, che raccolgono decine di migliaia di follower. In questi spazi pro-ivermectina, le approvazioni del vaccino sono ampiamente derise o viste come un complotto del governo, mentre i farmaci non provati sono propagandati quasi esclusivamente come alternative.
Un portavoce di Facebook ha dichiarato: “Rimuoviamo i contenuti che tentano di acquistare, vendere o donare Ivermectina. Siamo giornalmente impegnati anche contro qualsiasi account o gruppo che viola le nostre politiche COVID-19 e sui vaccini, comprese le affermazioni secondo cui l’Ivermectina è un prodotto garantito. Non consentiamo annunci che promuovono l’ivermectina come trattamento per il COVID-19”. Ma tutto questo non sembra essere sufficiente.
Gli attivisti anti-vaccinazione credono erroneamente che l’ivermectina sia una cura miracolosa segreta per il Covid. L’Ivermectina è un farmaco vermifugo utilizzato abitualmente per i cavalli. Le sue quotazioni sono salite alle stelle ed è diventato introvabile proprio per gli allevatori. .
Molti utenti dei gruppi Ivermectin affermano e sospingono teorie cospirative su come i trattamenti raccomandati dalla Food and Drug Administration, spesso utilizzati da medici e infermieri negli ospedali, ucciderebbero “segretamente i pazienti”, e alcuni hanno insinuato che medici e infermieri “uccidono i pazienti di proposito in modo che possano ricevere pagamenti dal governo”.
fonte NBC