Nota stampa di Cambiamo Messina Dal Basso
Messina possiede un vero e proprio gioiello dell’architettura: la Galleria Vittorio Emanuele III.Ne siamo consapevoli, è un posto speciale per tantissimi nostri concittadini e turisti.
Molti di noi hanno ricordi bellissimi, legati all’uscita da scuola, alle serate con gli amici o alle passeggiate pomeridiane. Siamo sempre stati abituati a chiamarla così e a riconoscerla in questo nome, spesso senza farci caso.
Soffermandoci però a riflettere, non possiamo non accorgerci di come tanta bellezza strida con un personaggio così fosco nella storia d’Italia. Il re savoiardo, infatti, è stato corresponsabile dell’ascesa del Fascismo e della costituzione di uno Stato Fascista, fautore dell’imperialismo in Libia, Etiopia e Albania.
Ha toccato uno dei punti più bassi della Storia d’Italia apponendo la sua firma sulle leggi razziali. Leggi che hanno aperto le porte alla discriminazione, prima, e alla persecuzione, dopo, di centinaia di migliaia di cittadini italiani identificati come ebrei, attraverso l’emarginazione, l’esproprio, la deportazione, la violenza e il genocidio. Vittime del Fascismo e della violenza delle leggi fasciste furono non solo gli ebrei ma tantissime altre persone, tra cui politici di opposizione, intellettuali, Rom, omosessuali, disabili, neri e appartenenti ad altre etnie.
Tra i tanti provvedimenti che il Re ha firmato ricordiamo anche il regio decreto del 9 aprile 1928 che ha soppresso tutte le organizzazioni scautistiche in Italia.Ultimamente in tutta Italia sono state numerose le iniziative che hanno portato alla reintitolazione di vie, scuole, edifici a lui intitolati in tutta Italia.
I sindaci di Napoli e Catania, nel 2015, hanno rimosso le dediche a lui tributate. Ancor più di recente la Senatrice on. Segre ha avanzato una richiesta di reintitolazione per una scuola di Palermo, cosa che il Sindaco on. Orlando ha portato avanti, insieme anche all’impegno mediatico di Pif.Per questo, oggi, abbiamo presentato al Sindaco di Messina, al Presidente del Consiglio Comunale e a tutti i soggetti istituzionali interessati una richiesta di reintitolazione.
Abbiamo pensato che dedicare la nostra Galleria al settimo Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini, cittadino e uomo politico esemplare che ha saputo unire il Paese, sarebbe un giusto omaggio anche per tutti coloro i quali dal Fascismo hanno ricevuto umiliazione, brutalità e morte.
La proposta ha subito incontrato il sostegno di alcune persone del mondo culturale cittadino, che hanno ritenuto di metterci la faccia. Ringraziamo per questo, tra i tanti, Antonio Alveario, Christian Bisceglia, Lelio Bonaccorso, Tino Caspanello, Giampiero Cicciò, Maria Rosa Cutrufelli, Cettina Donato, Maurizio Marchetti, Giovanni Mazzarino, Giovanni Moschella, Maurizio Puglisi, Giovanni Renzo, Sergio Todesco, Luciano Troja e Corrado Speziale
Idea assolutamente condivisibile.
Anzi, accolgo con grandissimo entusiasmo questa proposta.
Ritengo decisamente doveroso dedicare uno dei luoghi più significativi della nostra città a un paladino della libertà come Sandro Pertini, che si è battuto con tutte le forze per spazzare via dal nostro Paese il bubbone del fascismo.
Ed è stato il nostro più grande presidente!