DE LUCA, “MA CHI E’ MESSINACCOMUNA? SONO ANONIMI!”. Ma il gruppo di cittadini AVEVA GIA’ RISPOSTO quando li definì “terroristi”
MESSINA, 28 AGO – “Ma chi sono questi di Messinaccomuna? Sono anonimi!” esordisce così il sindaco di Messina in un’intervista a Gazzetta del Sud in video realizzata da un diplomaticissimo Lucio D’Amico ed un più combattivo Sebastiano Caspanello (peccato che il suo microfono si senta poco. Troppo distante). Lo stesso si era chiesta l’assessore Dafne Musolino, travolta dai comunicati ed i post di Messinaccomuna.
Eppure chi “c’è dietro” Messinaccomuna il Sindaco (ma anche Musolino) lo sa benissimo. Ed a lui avevano anche risposto il 21 luglio scorso i componenti del gruppo di cittadini ed in modo più che chiaro quando il Sindaco li aveva equiparati alle Brigate Rosse (!!!). “MessinAccomuna è un “laboratorio di partecipazione civica”. Oltre 100 messinesi hanno sottoscritto la “Carta dei Principi e dei Valori”. MessinAccomuna non ha intenti partitici (secondo la sua “Carta” si scioglierà tra un anno circa, per valutare il senso dell’esperienza compiuta), ma ha chiari intenti politici: intendiamo essere cittadini. Non meri spettatori di uno show (purtroppo squallido e indegno di Messina, nei tempi correnti), ma consapevoli partecipanti alla gestione della città” avevano scritto sulla loro pagina, dove peraltro è disponibile in modo trasparente (per chi vuol cercare e trovare) la carta dei valori controfirmata con nome e cognome.
A proposito dell’affiancare Messinaccomuna addirittura con le Brigate Rosse, il gruppo aveva risposto così: “Se per il sindaco questo è terrorismo, sicuramente noi siamo terroristi. Ma forse è lui a essere terrorizzato da domande imbarazzanti; le ultime, sulla TARI. Atti che toccano la vita dei messinesi non possono essere sostenuti da motivazioni fasulle e mistificanti”.
