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OTTO MESI per sottoporsi ad un esame clinico. Gaetano Alessandro scrive all’assessore Razza: “Diritti dei malati gravi calpestati”

- 19/08/2021
gaetano alessandro

OTTO MESI per sottoporsi ad un esame clinico. Gaetano Alessandro scrive all’assessore Razza: “Diritti dei malati gravi calpestati”

 

MESSINA, 19 AGO – Otto mesi per sostenere un esame clinico. Un tempo già incomprensibile ed inaccettabile per chi ha patologie che potremmo definire ordinarie e non urgenti. Un tempo impossibile con chi già ha proprio il tempo come nemico numero uno. E’ il caso di un malato oncologico che deve sottoporsi con urgenza ad un esame clinico. Il caso riportato all’attenzione dell’assessore Ruggero Razza da Gaetano Alessandro, presidente dell’associazione “Donare è Vita”. Un esame che anche in questo caso limite è stato fissato a ben OTTO mesi dalla richiesta. Il rischio concreto, dice Alessandro, è che questo malato non sia più in vita alla data definita dal centro di prenotazioni. E’ così che Gaetano Alessandro scrive all’assessore alla Salute della Regione Sicilia, invitandolo a farsi carico della questione.

“Gent.mo Dott. Razza,

questa mia lettera è una nuova ed ennesima denuncia di una situazione sanitaria pubblica che, soprattutto nella nostra regione era già precaria ma adesso è arrivata al paradosso, le liste di attesa.

Negli ultimi mesi si sono intensificate le disperate richieste di aiuto/intervento a Lei indirizzate, in merito a quanto sopra, da parte di tutte le associazioni, i comitati consultivi e i sindacati della nostra regione ma nessun intervento concreto è stato messo in atto dagli organi istituzionali preposti.

Allora nuovamente io sono qui a dare voce alla disperazione e Le racconto, con il cuore colmo di rabbia e dispiacere, ciò che spero Le porterà vergogna nel leggere: “Il signor “Speranza” (nome di fantasia per tutelare la privacy) paziente oncologico di 72 anni, che ormai combatte contro un tumore che sta avendo la meglio su di lui, seguito al reparto di oncologia del Policlinico Universitario G. Martino di Messina, sottoposto a chemioterapia accompagnata da relativi farmaci cortisonici, così come da protocollo, causa livelli altissimi di glicemia ha urgente bisogno di visita diabetologica di controllo, impegnativa richiede prenotazione entro 72 ore, al paziente immunodepresso e fortemente debilitato viene data come prima data utile a Messina giorno 13 aprile 2022.”

Sinceramente ci siamo stancati di questo meccanismo che porta soltanto all’esasperazione di chi già soffre ora basta, ma Lei si da una risposta a tutto questo? Perché lo vorremmo capire anche noi, così sapremmo a chi perseguire tramite gli organi competenti.

E’ molto probabile che il signore “Speranza” il 13 aprile 2022 non sia più tra noi ma io sono qui a scrivere per lui, per me e per tutti i cittadini siciliani e non, perché vogliamo che la finiate di calpestare i nostri diritti sanciti in primis dalla Costituzione Italiana:

  • Art. 2 – Riconosce e garantisce i diritti inviolabili per l’uomo
  • Art. 3 – Riconosce a tutti i cittadini uguale dignità sociale
  • Art. 32 – Salute come fondamentale diritto dell’uomo

Dott. Razza con la presente chiedo nuovamente e a gran voce un suo celere e concreto intervento in merito, Le chiedo di contattarmi, entro 48 ore dalla ricezione della presente, in modo che possa fornirLe tutti i dati del caso su menzionato che è solo uno dei tantissimi, che purtroppo sono diventati prassi nella nostra Regione ma nel 2021 non si può morire per impossibilità di accesso alle cure e Lei che oggi è il nostro Assessore Regionale alla Salute non penso che voglia essere ricordato come diretto responsabile di questa mattanza”.