Interrogazione dell’on.le Timbro: la replica affidata dal sindaco a Carlotta Previti. Da “donna a donna” ma punto per punto
MESSINA, 19 AGO – Dopo l’interrogazione al Ministero da parte della deputata Maria Flavia Timbro, arriva la replica di Carlotta Previti, vice sindaco ed assessore del Comune di Messina, tirata in ballo sulle nomine inconferibili, secondo Articolo Uno. Una replica “a modino” come direbbe qualcuno, che fa leva sui principi che legano due donne in politica. Facendo ricorso financo a quanto sta accadendo in Afghanistan: ” la prego prenda una posizione sulle donne afghane” scrive Previti. Una replica che sembra quasi affidatale dal Sindaco di Messina Cateno De Luca, in quanto ad una donna può meglio rispondere solo un’altra donna. Meglio ancora se si tratta della propria probabile succeditrice in pectore sullo scranno di prima cittadina.
Ma ciò che immediatamente appare netto è che solo adesso che l’interrogazione al Ministro è stata inviata da parte della deputata di Articolo Uno, ecco che qualche risposta finalmente arriva a spiegare quelle nomine o almeno quella di Carlotta Previti. “In merito alle sue insinuazioni prive di alcun fondamento circa il “Vicesindaco” e la sua presunta incompatibilità con la sua attività libero professionale La volevo rassicurare che le mie attività professionali sono state sempre dichiarate verificate e regolarmente pubblicate ai fini del rispetto della normativa sull’anticorruzione e trasparenza” scrive Previti. Ma non prima di aver fatto segno di una stoccata politica il partito di cui fa parte la Timbro: “L’ansia del suo partito politico di dover trovare argomenti per avviare una campagna elettorale che si profila in salita, unitamente all’assoluta inconsistenza di proposte serie che possano interessare i cittadini messinesi Le ha comportato la necessità di percorrere la strada più facile quella delle accuse e del discredito utilizzando argomenti falsi e diffamatori di una intera squadra di Governo che con i fatti sta rivoluzionando il volto della Città di Messina“.
Anche la Timbro quindi viene fatta segno della solita solfa a cui siamo ormai abituati dal Sindaco, ovvero che nessuno ha fatto mai nulla per la città se non l’amministrazione De Luca. Tant’è che “Non abbiamo mai sentito da parte dell’on.le Timbro nulla per la città, certo è che come inizio non è dei migliori. Cara On.le Timbro non è certo questo che la città si aspetta le assicuriamo, la città aspetta quelle risposte che tutti i partiti, di cui anche lei fa parte, non hanno mai dato“. Un atto “impostole” di campagna elettorale, “suo malgrado” , secondo Carlotta Previti, quindi, l’interrogazione della deputata, a cui arriva anche ad esprimere vicinanza e comprensione: “Un infelice esordio che, considerata la Sua totale assenza dal dibattito politico cittadino, le hanno probabilmente imposto e di questo ha la mia personale e totale solidarietà“.
Ma andiamo ai chiarimenti sulla nomina forniti da Carlotta Previti: “Per quanto possa interessare alla collettività comunque e contrastando la cultura del “sospetto” privo di argomenti, documenti e fatti, Le preciso che:
1. “sull’attenzione sull’incarico di dirigente dell’Ufficio Piano del GAL” basti replicare in ordine alla infondata informazione dicendo che la scrivente non è, e non è mai stata dirigente, intrattenendo con lo società una collaborazione professionale di lavoro autonomo quale Responsabile di Piano e pertanto non rientrante in nessuna fattispecie di inconferibilità, né di incompatibilità ai sensi del D.lgs 39/2013, ed inoltre presupponendo erroneamente che il GAL rientri tra i soggetti giuridici che determinano situazioni di incompatibilità o inconferibilità.
2. In ordine all’incarico di esperto della Città Metropolitana anche in questo caso in considerazione della mancanza di alcun riferimento ed approfondimento strumentale a lanciare solo ombre sull’operato di questa Amministrazione, si rammenta esclusivamente che il Sindaco per l’espletamento di attività connesse con le materie di sua competenza, ha per legge possibilità di conferire incarichi a tempo determinato ad “esperti” (come si avrà modo di verificare ben altra cosa dai “consulenti”, sia del Sindaco che dell’apparato amministrativo) estranei all’amministrazione. In base all’art. 14 della l.r. n.7 del 1992 e s.m.i., la nomina dell’esperto da parte del Sindaco rappresenta una prerogativa speciale a lui riservata, caratterizzata dall’instaurarsi di un immediato e pregnante rapporto di natura fiduciaria tra lo stesso ed il soggetto incaricato, subordinata soltanto alle specifiche condizioni indicate dalla medesima legge e, comunque, diversa dalla comune potestà di avvalersi di consulenti. Ne discende che il Sindaco ha la facoltà, per l’attuazione del proprio programma di governo, di nominare esperti di specifica competenza, nella fattispecie esperta di nel monitoraggio delle oopp oggetto di finanziamento attraverso la realizzazione di una banca dati, indipendentemente dal fatto che sussista apposita struttura amministrativo-burocratica di supporto e, tale incarico si è già concluso nel mese scorso. Anche in tale fattispecie, per quanto scritto, nessuna incompatibilità o inconferibilità può essere adombrata“. Così sostiene Carlotta Previti, ma si vedrà cosa ne penserà il Ministero competente, così come l’ANAC e la Corte dei Conti a cui la Timbro ha annunciato di voler adire.
Ed in ultimo la Previti, quasi “cuore in mano” e citando perfino Nanni Moretti (ON.LE DICA QUALCOSA, REAGISCA, DICA UNA COSA DI SINISTRA, DICA UNA COSA ANCHE NON DI SINISTRA MA DI CIVILTÀ!), si rivolge a Maria Flavia Timbro come si fa da “donna a donna” : “Cara On.le Timbro, lei è una professionista, donna e giovane La prego non si faccia trascinare da questa becera politica, La prego intervenga in difesa della componente femminile della Giunta del Comune di MESSINA quanto riceve attacchi sessisti in Consiglio Comunale, La prego intervenga a sostegno dell’iniziativa per i nostri giovani “l’Estate addosso”, La prego intervenga a sostegno delle iniziative sul Risanamento, La prego intervenga sul Governo Regionale per sbloccare tutti i progetti fermi in attesa di pareri o concessioni (non Le sarà complicato trovando l’elenco nella nostra relazione del terzo anno di mandato), parliamo di quali iniziative (anche piccole), o opere strategiche per Messina inserite nel PNNR, incontriamoci per poter portare avanti iniziative a tutela delle giovani donne, la prego prenda una posizione sulle donne afghane. On.le in sintesi lasci perdere la politica del sospetto priva di fatti e risultati. Ne siamo stati vittime tutti del non fare in questa città. Anche lei. Un’ultima preghiera: onori i valori, le battaglie e lo stile nel difendere i diritti civili del suo compianto predecessore” conclude la Previti.
Condividi: