MESSINA SERVIZI: chiesto il Fondo di Integrazione salariale per 28 settimane. Non Cassa integrazione. Ecco il documento
MESSINA, 4 AGO – Messina servizi chiede il Fondo di Integrazione salariale per i propri dipendenti 593 dipendenti ed informa i sindacati con una pec. Non quindi la Cassa Integrazione, ma l’accesso al fondo nei casi di riduzione o sospensione dal lavoro dei propri dipendenti per cause inerenti, in questa specifica richiesta, l’emergenza Covid.
I fondi di solidarietà, disciplinati dagli articoli 26 e seguenti del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148 forniscono strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa dei lavoratori dipendenti di aziende appartenenti a settori non coperti dalla normativa in materia d’integrazione salariale.
Alcuni fondi, inoltre, erogano prestazioni integrative rispetto a quelle pubbliche in caso di cessazione del rapporto di lavoro (prestazioni emergenziali), nonché, in presenza di determinati requisiti, assegni straordinari a favore di lavoratori coinvolti in processi di agevolazione all’esodo fino alla maturazione del diritto alla pensione.
Il Fondo d’Integrazione Salariale (FIS), disciplinato dal decreto interministeriale 3 febbraio 2016, n. 94343 pubblicato in Gazzetta Ufficiale 30 marzo 2016, n. 74, nasce dall’adeguamento, a decorrere dal 1° gennaio 2016, del fondo di solidarietà residuale alle disposizioni del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, non ha personalità giuridica, costituisce una gestione dell’INPS e gode di gestione finanziaria e patrimoniale autonoma.
Il Fondo comprende tutti i datori di lavoro, anche non organizzati in forma d’impresa, che occupano mediamente più di cinque dipendenti, che non rientrano nel campo di applicazione della cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria e che appartengono a settori nell’ambito dei quali non sono stati stipulati accordi per l’attivazione di un Fondo di solidarietà bilaterale o di un Fondo di solidarietà bilaterale alternativo.
In particolare Pippo Lombardo , presidente del CDA di Messina Servizi chiede “di avvalersi per il proprio personale di un periodo di sospensione/riduzione dell’orario di lavoro, con utilizzo di FONDO DI INTEGRAZIONE SALARIALE. Va da sé che l’impresa si trova ad affrontare un’importante ed imprevedibile crisi imputabile ad eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da COVID-19, con conseguente ed inderogabile necessità di ridurre/sospendere l’attività lavorativa del personale previsto dalla normativa vigente, anche al fine di proteggere la salute di lavoratori e della cittadinanza, che diversamente potrebbe subire un grave pregiudizio.
Si invia la presente comunicazione al fine di attivare la procedura di consultazione sindacale come previsto dalla normativa vigente nei casi definiti dal decreto legge n. 41/2021 convertito in legge n. 69/2021. La durata massima prevista di utilizzo del FIS è di 28 settimane, da utilizzare all’occorrenza, secondo esigenze aziendali e per i dipendenti in organico assunti entro il 23 marzo 2021″.
“La società si impegna alla corresponsione anticipata del trattamento economico previsto dalla legge, con integrazione fino al raggiungimento del 100% della retribuzione e contestuale pagamento degli stipendi nel normale termine contrattuale”.