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UIL-FPL E SILPOL PREOCCUPATI PER L’AZIONE AMMINISTRATIVA DELLA GIUNTA MUNICIPALE

- 03/08/2021

UIL-FPL E SILPOL PREOCCUPATI PER L’AZIONE AMMINISTRATIVA DELLA GIUNTA MUNICIPALE

 

MESSINA, 3 AGO – Uil-Fpl e Silpol esprimono preoccupazione per l’azione amministrativa della giunta-De Luca e lo fanno con una nota dai contenuti forti. Il documento indirizzato al sindaco, al presidente del consiglio comunale, al direttore generale, alla segretario generale e ai dirigenti, porta la firma di Pippo Calapai (segretario generale della Uil-Fpl Messina), Emilio Di Stefano (responsabile provinciale Uil-Fpl) e di Giuseppe Gemellaro (segretario provinciale Silpol).

 

“Le scriventi Organizzazioni Sindacali sono fortemente preoccupate dell’azione amministrativa riguardante l’organizzazione degli uffici e dei servizi dell’Ente, già messa a dura prova da provvedimenti che hanno portato ad una costante riduzione di dipendenti e dirigenti in tutti i settori dipartimentali, che sta mettendo a rischio non solo i servizi da rendere ai cittadini-utenti ma sta compromettendo anche la tenuta psicofisica dei lavoratori. Purtroppo, alcuni discutibili provvedimenti messi in campo dall’Amministrazione, come quello di voler modificare il profilo professionale ad un numero cospicuo di Istruttori di Polizia Municipale in non si sa che cosa ed in modo unilaterale, tra l’altro, con una procedura, a parere delle scriventi OO.SS., non rispettosa dell’iter procedurale, non lascia presagire per il futuro niente di buono, se non l’instaurarsi di sicuri contenziosi giudiziari che non gioveranno a nessuno e certamente vedranno soccombente l’amministrazione, anche perché, la dotazione organica approvata il 31/12/2020 non individua le carenze nei vari profili professionali, ma solo nella categoria. Pertanto, sollecitiamo l’Amministrazione De Luca ad un immediato cambio di rotta che verta sui seguenti punti, in modo trasparente e lineare: Ridefinizione della dotazione organica per l’anno 2021 nel rispetto del D. M. 18/11/2020, che fissa i rapporti medi dipendenti-popolazione per il triennio 2020-2022 validi per gli Enti “che hanno dichiarato il dissesto finanziario, ai sensi dell’art. 244 e sgg. Tuel, e per quelli che hanno fatto ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, con richiesta di accesso al fondo di rotazione, ai sensi dell’art. 243-bis, comma 8, lettera g)”, che per quanto riguarda il Comune di Messina è di 1/120, che equivale a circa 1920 dipendenti e non 1381 come riportato nella dotazione approvata il 31/12/2020. Determinare, anche alla luce della rivisitazione dei nuovi profili professionali approvati con delibera di Giunta Municipale n. 334 del 14/06/2021, di cui ci riserviamo di segnalare alcune incongruenze riscontrate nella sua applicazione, le carenze professionali in tutti i Dipartimenti, suddivisi per categoria e profili professionali. A tal fine, si rammenta che l’articolo 16, comma 1, lettera a-bis, del d.lgs. 165/2001, dispone che sono i dirigenti che, “propongono i profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti dell’ufficio cui sono preposti, anche al fine dell’elaborazione del documento di programmazione triennale del fabbisogno di personale di cui all’articolo 6, comma 4”. Adottare un nuovo Piano triennale del Fabbisogno del personale che preveda l’indizione di concorsi pubblici, non più rinviabili, che assicurino il necessario ricambio generazionale e sopperiscano alla cronica e grave carenza di organico soprattutto in quei profili professionali scaturenti dall’applicazione della succitata norma legislativa. Carenza di organico che, paradossalmente, adesso riguarda anche i dirigenti. Infatti, nonostante la struttura dirigenziale sia stata drasticamente ed incomprensibilmente ridotta, con la conseguente messa in mobilità di n. 3 dirigenti, di cui n. 2 ancora oggi retribuiti all’80% del trattamento tabellare per stare a casa, a distanza di circa 3 anni, fra pensionamenti anticipati, mobilità e altro, fra qualche mese l’Ente si ritroverà con soli 4 dirigenti. Pertanto, ritenendo che le motivazioni sopra esposte costituiscano condizione di improcedibilità rispetto ai provvedimenti evidenziati si diffida l’Amministrazione ed i Dirigenti, ognuno per la propria sfera di competenza, a sospendere gli iter procedurali avviati se non prima avere posto in essere tutti gli adempimenti propedeutici”.