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Il Sindaco parla “Tanto per”: quando dare voce al dissenso, vuol dire essere “giornalai a libro paga”.

- 03/08/2021
cateno de luca raccoglie le more a Fiumedinisi

Il Sindaco parla “Tanto per”: quando dare voce al dissenso, vuol dire essere “giornalaio a libro paga”.

 

MESSINA, 3 AGO – E’ un dovere quotidiano ascoltare i “tanto per” parlare del Sindaco di Messina, Cateno De Luca, che ogni giorno, da Fiumedinisi, vengono “regalati” alla città ed ai messinesi.

Così anche oggi, con sottofondo del canto del gallo, il primo cittadino ha regalato alla città l’ennesima diretta e la quotidiana “perla” sulla quale solitamente non scriviamo, ma ci limitiamo alla sola consapevolezza di aver assunto informazioni sul suo umore odierno e sulla sua eventuale programmazione di interesse.

Una diretta che anche oggi delinea nemici da abbattere ed “attacchi” da lesa maestà diretti alla sua persona. Tutto normale insomma, così come è “normale” che un giornalista venga definito “giornalaio a libro paga solo per aver pubblicato tutti i comunicati stampa che giungono in redazione, quelli graditi al Sindaco, ed anche quelli non.

Affermazioni da probabile querela, se non fosse che il Sindaco si guarda sempre bene dal fare nome e cognome del da lui definito “giornalaio” di turno (ma magari alla prossima saremo più fortunati…).

“Giornalaio”: ma con tutto il rispetto per i giornalai, però, non lo consideriamo un insulto. Anzi pensiamo che sia la patente di libertà e di obiettività che il sindaco inconsapevolmente regala al giornalista di turno da attaccare. La Stampa ha infatti la funzione, come già detto, di informare e di dare voce A TUTTI, indipendentemente dal colore politico, dal credo religioso, nel rispetto della Legge e della democrazia.

Dispiace, quindi, ascoltare, ancora una volta, che il sindaco De Luca possa pensare che dissentire sia un attacco personale, che sia il Consiglio Comunale a farlo, un comitato cittadino, un’associazione o un giornale. Dispiace perché il dissenso MUTO è prerogativa di ogni dittatura, e a meno che i messinesi non si siano persi qualche passaggio, non credo che la città sia nel terrore bianco o abbia eletto sindaco un dittatore. Una consapevolezza di democrazia che, anche se a volte viene fortemente messa in discussione da qualche affermazione eccessivamente diretta del sindaco, non può venir meno. D’altronde lo stesso De Luca ha sempre detto di essere “fatto così” e di parlare ogni mattina, da solo e senza confronto, “tanto per“…