MESSINA, 29 LUG – Amarissimo ma anche agguerritissimo il commento del Sindaco di Messina Cateno De Luca alla notizia della terza votazione negativa da parte del Consiglio Comunale nei confronti della TARI 2021. Un risultato democraticamente decretato dalla votazione del Consiglio che evidentemente non va affatto giù al primo cittadino che invoca scenari di persecuzione mafiosa, tali da colpi di lupara politica, e che adombrerebbero la figura di chi negli scorsi giorni De Luca ha ampiamente nominato nelle sue dirette. Anche la bocciatura della Tari sarebbe così una “manovra occulta” addebitabile al “nano di Corleone”. Ancora insulti, quindi, per l’onorevole Pietro Navarra. Una guerra senza esclusione di colpi da parte del Sindaco dei messinesi che non è chiaro a cosa ed a quale risultato possa condurre.
Scrive De Luca sulla sua pagina social: “L’antica visione Corleonese dei nani della politica spalleggiata anche “dai sotto i capelli niente” e da qualche genovesiano a libro paga si è imposta per distruggere la città .. Ma noi non ci pieghiamo al cospetto di quelle intimidazioni che hanno trasformato gli asini volanti che occupano alcune sedie del nostro consiglio comunale in pupi guidati dall’ odio dei nani e dagli spiccioli della politica … Andiamo avanti senza se e senza ma con la consapevolezza che ci saranno altri colpi di lupara sferrati alla città da certe dinastie delle cattedre universitarie ….”. Scenari foschi, quindi, quelli disegnati con le parole, come pietre, da parte di De Luca che delineano dolorosi ricordi di quando Messina veniva definita in Commissione Anti mafia “verminaio”. Tutto questo per la bocciatura da parte del Consiglio della “sua” TARI? Cui prodest?
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