MESSINA, 28 LUG – È il figlio di Annarita Sidoti, la marciatrice campionessa europea e mondiale, morta nel 2015 , il minore vittima dell’aggressione sul lungomare di Patti. Federico Strino, figlio di Annarita e del medico Pietro, è stato sottoposto stamattina ad un delicatissimo intervento chirurgico con il quale la dottoressa Nava del Policlinico di Messina, ha dovuto ricostruire l’arcata orbitale del povero ragazzo.
È stato necessario, durante il delicato intervento, non solo l’uso di una rete metallica per contenere l’orbita ma anche di una vite di fissaggio. Un danno permanente per il giovanissimo vittima di un pugno sferrato da un uomo per motivazioni che sono in fase di accertamento da parte dei carabinieri di Patti.
L’aggressore è stato denunciato dalla Procura di Patti. L’uomo sosteneva di aver colpito il minore Federico in seguito ad un supposto danneggiamento della sua auto. Ma i carabinieri hanno accertato che l’auto di proprietà dell’aggressore non ha subito alcun danno. Ingiustificabile comunque il gesto violento. In ogni caso. Così come vergognosa la condotta sui social di queste ore da parte di coloro che hanno liquidato Federico come “violento”.
Un’aberrazione mediatica incredibile che appare come una strumentalizzazione volta a trasformare una giovane vittima in colpevole a tutti i costi. Ed invece va ricordato che un minore aggredito e percosso fino a procurargli tali danni è indice di una inaudita violenza che poteva sfociare in qualcosa di molto peggio. Grande dolore e amarezza da parte del padre, Pietro. Soprattutto per il ricordo e per ciò che Annarita Sidoti ha rappresentato e rappresenta per lo sport ed i valori che ha portato a livello internazionale e che vanta un trascorso da campionessa amata in tutto il mondo. Auguri di guarigione al giovane Federico e giustizia faccia la Magistratura nella quale il padre Pietro ha piena fiducia.