Furnari (ME): Al culmine di una lite accoltella un collega di lavoro. 27enne arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio e porto abusivo di coltello.
FURNARI (ME), 24 LUG – Nel pomeriggio di ieri, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, diretta dal Procuratore Capo Emanuele Crescenti, i Carabinieri della Stazione di Furnari hanno arrestato S.V. 27enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio e porto abusivo di coltello.
Il provvedimento cautelare scaturisce dalle indagini avviate nella prima mattinata del 19 luglio u.s., dai Carabinieri della Stazione di Furnari a seguito del ferimento un 51ennne di Furnari, colpito con una coltellata, all’interno di un lido balneare di quel comune dove lavorava. Secondo quanto accertato nell’immediatezza del fatto dai Carabinieri, il 51enne era stato ferito con un coltello da S.V. che gli aveva inferto un fendente causandogli una “ferita da taglio penetrante spalla sinistra” giudicata guaribile in 10 giorni e medicata presso l’Ospedale di Patti. I Carabinieri deferivano in stato di libertà S.V. per i fatti accertati per il reato di lesioni aggravate ed approfondivano gli accertamenti con l’acquisizione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza dello stabilimento balneare, le cui telecamere riprendevano la scena del ferimento. Dalla visione delle immagini, è emersa una ricostruzione della dinamica del delitto sensibilmente più grave di quella riferita ai militari dal ferito. In particolare, i due soggetti, entrambi lavoratori della struttura balneare, dopo un diverbio avuto per motivi di lavoro, ingaggiavano una colluttazione nel corso della quale il S.V., utilizzando un coltello che aveva con sé, tentava di colpire per due volte il 51enne senza riuscirci ed infine, con il terzo fendente, lo raggiungeva alla spalla. Alla luce degli elementi probatori raccolti dai Carabinieri il Sost. Proc. Emanuela Scali, titolare delle indagini, ha richiesto una misura custodiale al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. La sussistenza della gravità indiziaria è stata condivisa dal GIP che concordava nella qualificazione giuridica della condotta di SV come integrante il reato di tentato omicidio.
Nel corso delle indagini i Carabinieri hanno anche recuperato e sequestrato l’arma utilizzata per compiere il reato, oggettivamente idonea a provocare lesioni gravissime o addirittura la morte, trattandosi, come documentato, di un coltello con lama e impugnatura in acciaio, della lunghezza complessiva di circa 24 cm., di cui quasi 11 cm. di lama.
Il 27enne S.V., raggiunto dal provvedimento restrittivo, è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Termini Imerese, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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