BORSELLINO: Romano (SIULP), commemorare i nostri caduti nella guerra dei giusti per rinnovare l’impegno contro le mafie e ogni forma di violenza.
ROMA, 19 LUG – Ventinove anni fa, in via D’Amelio a Palermo, dopo poco meno di due mesi dall’efferata strage di Capaci, sotto l’inarrestabile ferocia assassina di gente senza scrupoli, i Poliziotti Emanuela LOI, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina morivano in una tremenda esplosione insieme a Paolo Borsellino solo perché stavano combattendo la guerra dei giusti contro le mafie e ogni forma di violenza.
Per non dimenticare il sacrificio di questi eroi e per non rendere vano il loro impegno pagato con il sacrificio della loro vita occorre, senza alcuna esitazione, rinnovare l’impegno nella guerra contro tutte le mafie e ogni forma di ricatto malavitoso che annienta la dignità delle persone e le rende vulnerabili ai loschi affari della criminalità.
Per questo ha ragione il Segretario della Cisl Luigi Sbarra a ribadire che per garantire la legalità occorre investire sul lavoro e sullo sviluppo dei nostri territori. Giacché la sicurezza non può più essere considerata come costo del sistema immunitario ma deve essere ritenuta come condizione imprescindibile per lo sviluppo sociale, politico ed economico dei nostri territori. Solo camminando insieme, alla stessa velocità, infatti, il “treno della legalità” potrà riscattare i territori infiltrati dalla criminalità e riacquistare la dignità necessaria per opporsi alla violenza e alla sopraffazione e garantire quelle condizioni che occorrono per un rilancio del nostro Paese e il riscatto dei cittadini.
Per questo significativa e importante riteniamo l’attribuzione della cittadinanza onoraria concessa dal Comune di Palermo alla Polizia di Stato e che stamattina verrà consegnata, alla caserma Lungaro – luogo simbolo dell’impegno nella lotta alla mafia – dal Sindaco Orlando al Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S. – Prefetto Lamberto Giannini. Un segnale importante, chiaro e forte, che segna, anche visivamente, una comunione di intenti tra comunità locale e la Polizia di Stato, che riconosce ai nostri caduti il sacrificio fatto per il bene di quella collettività ma anche la chiara volontà dei cittadini palermitani di liberarsi dalla tirannia mafiosa.
È quanto afferma in una nota Felice ROMANO, Segretario Generale del SIULP nel commentare il 29° anniversario della strage di via D’Amelio e dell’attribuzione della cittadinanza onoraria conferita dal Comune alla Polizia di Stato.
La commemorazione dei tanti caduti in quella che si può definire “la guerra dei giusti” contro ogni violenza e contro la mafia, è non solo un atto dovuto all’estremo sacrificio di questi straordinari servitori dello Stato, essa rappresenta il momento per rinnovare l’impegno nella lotta contro la violenza e l’illegalità ma anche la conferma che il loro sacrificio è servito a divulgare la cultura della legalità e a favorire la necessaria rivoluzione culturale per non lasciare alcun spazio ai fenomeni criminali.
Una condizione che oggi, dopo la pandemia e lo stanziamento di ingenti capitali da investire nel piano di rilancio previsto dal PNRR, diviene ancora più attuale e cogente affinché quei territori posano finalmente liberarsi da questa triste e violenta storia.
Ecco perché, conclude Romano, questa commemorazione assurge ad un valore ancora più alto rispetto a quelle precedenti, giacché solo attraverso la consapevolezza e la restituzione della dignità di cittadini liberi si potranno precostituire le giuste e necessarie condizioni per riscattare Palermo e tutti i territori che sono stati sopraffatti dalla violenza mafiosa.