Vertenza CAS -Crocè e Massaro, “Come “I gattopardi” : tutto cambia perché non cambi nulla”. Precari abbandonati ed ancora ricorso alle agenzie interinali
ORSA E SIAD CISAL chiedono al Prefetto la sospensione della procedura di reclutamento
MESSINA (9 LUG) – “Nonostante la condanna della Corte dei Conti per danno erariale comminata al Consorzio Autostrade Siciliane, anche se esteriormente tutto sembra che cambi, tutto, invece, sembra rimanere com’era” lo affermano Clara Crocè e Mariano Massaro in rappresentanza delle loro sigle sindacali e dei lavoratori del Consorzio .
“Continua così lo strapotere del personale interno sul destino dei precari“. E’ la denuncia del Sindacati autonomi ORSA e SIAD Cisal CHE ANNUNCIANO MANIFESTAZIONI DI PROTESTA.
“I fatti riferiti sono quelli risalenti al 2017, scaturiti da un’indagine della DIA di Messina e Catania – chiariscono Crocè e Massaro – riguardanti una serie d’incentivi progettuali, sostanziosi premi di produzione illegittimi e fondi pubblici “dirottati”; con quell’indagine si contarono ben 57 dipendenti rinviati a giudizio nel 2018. Ed è proprio di fondi pubblici “dirottati” quello che queste OO.SS. denunciano all’opinione pubblica e ai milioni di utenti che utilizzano le tratte autostradali. La domanda che per loro e nel loro interesse poniamo è Che fine fanno i vostri soldi? Come dire che il lupo perde il pelo, ma non il vizio. I fatti sono i seguenti:
Con la legge regionale 11 febbraio 2021 n.4 – fortemente sostenuta dall’assessore Falcone – il CAS ha cambiato la sua natura giuridica da Ente pubblico non economico a Ente pubblico economico; con la superiore approvazione dello Statuto da parte della Giunta regionale, il CAS si sarebbe, quindi, liberato dalle pastoie burocratiche della Regione per poter agire, così, più velocemente nella gestione amministrativa. La questione dell’approvazione dello Statuto, è stata sempre argomentata dal CDA del CAS come propedeutica a tutti gli atti amministrativi, così come anche la pubblicazione del bando pubblico di selezione per l’assunzione di personale al CAS, da sempre in forte carenza di organico.
Fatto sta che lo Statuto è rimasto a tutt’oggi ostaggio di qualche dirigente (anche più di uno), che senza un adeguato perfezionamento dello stesso, probabilmente perderebbe qualche adeguamento stipendiale.
La mancata approvazione dello statuto dell’Ente è lo scudo dei vertici del CAS per Non Cambiare nulla – continuano Clara Crocè del SIAD CISAL e Mariano Massaro dell’ORSA unitamente ai lavoratori precari,– da un lato nonostante lo statuto non sia stato approvato il Consorzio provvede ugualmente a varare atti come quello relativo alla trasformazione dei contratti del personale da part time in full time.
Mentre per il personale precario ATE si applica la regola dei due pesi e delle due misure : senza statuto nessun assunzione è possibile tramite avviso pubblico con IL SOLITO RICORSO alle Agenzie interinali da parte del CAS.
La stessa legge citata sopra, prescrive che passati 120 giorni dall’emanazione della stessa, la trasformazione dell’Ente da non economico a economico è sancita. E questo basterebbe a superare ogni difficoltà.
Abbiamo sempre sostenuto , al tavolo delle trattative con il CDA del CAS, che sarebbe stato possibile procedere direttamente alle assunzioni a tempo determinato del personale ATE – per le ferie estive del personale di ruolo – anziché far ricorso per l’ennesima volta alle agenzie di somministrazione lavoro, che comporta, come già accaduto, un reclutamento di personale che non ha nulla a che vedere con il precariato . Per non parlare del danno erariale .Quanto costa l’assunzione tramite Agenzia? Queste OO.SS. si riservano di chiederlo alla Corte dei Conti.
Il CDA, ha proceduto comunque – con un bando sotto soglia (esiguo capitolo di spesa che non potrà mai garantire le ferie a tutti i dipendenti di ruolo) – con l’affidamento ad agenzia di somministrazione lavoro, e manco a dirlo, senza un’opportuna comunicazione ai sindacati.
Fatto ancor più grave, è stata l’assoluta mancanza di trasparenza e pubblicità del reclutamento del personale.
Ci si attendeva, per obbligo di trasparenza (questa sconosciuta) di un Ente pubblico, che sul sito istituzionale del CAS fosse pubblicata l’informativa sulla Ditta che si è aggiudicata la gara (nome, cognome e indirizzo) cui inviare la candidatura, e con corredo d’indicazioni alla professionalità richiesta per il miglior andamento del servizio di esazione e gestione dei varchi. Semplice e trasparente.
Invece, la notizia di detto reclutamento, è passata attraverso le indiscrezioni, il passaparola tra gli impiegati interni al CAS e la telefonata agli amici, per un reclutamento (si dice) a chi arriva prima.
E’ questo il sistema, signor Direttore Generale e signori Dirigenti? E’ QUESTO IL SISTEMA SIGNOR ASSESSORE MARCO FALCONE ???
Con questa motivazione, abbiamo già chiesto al CDA del CAS e al signor Prefetto di Messina l’immediata sospensione della procedura di reclutamento, prima che questa produca effetti irreversibili che saranno motivo di denuncia e di ricorso al Giudice.
Sarebbero inspiegabili tanta incompetenza, da parte della dirigenza del CAS, se non sapessimo che a dare le direttive di quello che si deve o non deve fare al Direttore Generale, è l’assessorato organo vigilante del CAS.
Veniamo alla ciliegina? Non abbiamo mai dimenticato l’oscena spesa di circa 50.000 euro (regalo a chi?) per addobbi natalizi (circa otto manufatti che dovevano rappresentare alberi di natale … un orrore) nel Natale 2019, posti all’entrata delle stazioni autostradali più importanti. Una voce di spesa definita in quel caso come ‘urgente e necessaria’ ”. Concludono Mariano Massaro – Clara Crocè – e i lavoratori