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Regione Sicilia: la Corte dei Conti boccia lo stato patrimoniale. “Tante irregolarità”

- 18/06/2021

Regione Sicilia: la Corte dei Conti boccia lo stato patrimoniale. “Tante irregolarità”

 

18 giugno

La Sezioni riunite della Corte dei Conti ha parificato il rendiconto della Regione siciliana per il 2019 rilevando tuttavia una serie di irregolarità sul risultato di amministrazione, conto economico e stato patrimoniale. Il dispositivo, letto dal presidente Salvatore Pilato, sarà trasmesso alla giunta regionale, all’Assemblea siciliana, al ministero delle Finanze e al presidente del Consiglio dei ministri.

Per i giudici contabili il risultato di amministrazione risulta “irregolare” per insufficiente o omessa contabilizzazione del fondo contenzioso con una carenza di 315 milioni di euro), per omessa istituzione di 102 milioni nel fondo rischi, per la mancanza di 34,9 milioni nel fondo crediti di dubbia esigibilità. Contestati anche il mancato appostamento di 142 mln nella parte vincolata relativa ai trasferimenti e di 58 mila euro circa di investimenti. I giudici hanno accertato irregolarità contabili per il mancato allineamento del rendiconto con i dati del sistema Siope relativamente a 5 mln di minori incassi e maggiori pagamenti per 52 mln. Altre irregolarità nel conto del bilancio perché non contabilizzato il conguaglio Irpef per 182 mln e il conguaglio per l’Iva pari a 34 mln, “che al 31 dicembre 2019 avrebbero incremento residui attivi e passivi con effetti sul risultato di amministrazione”. E ancora: disavanzo e quote di disavanzo non recuperate nel rendiconto 2018 e da ripianare nel 2019 per un totale di oltre 875 mln. Per i giudici vanno eliminati dal conto di bilancio residui attivi imputabili all’assessorato alle Infrastrutture per 1,2 mln; ai Beni culturali per circa 22 mila euro; all’assessorato Famiglia per 1.800 euro. Altre partite contabili irregolari riguardano il fondo perdita e società partecipate, il fondo residui perenti, spese sanitarie per 156 mln impegnate e spese disimpegnate per 80 mln. Per effetto delle dichiarazioni di incostituzionalità di alcune leggi risultano irregolari spese per il trasporto pubblico locali per 12 mln, 164 mila euro per pensioni, assegni e sussidi in carico al Fondo pensioni Sicilia e spesa per 97 mln finanziate con quote accantonate e vincolate perché eccedenti i limiti della legge 145/2018. Per la Corte risultano non regolari lo stato patrimoniale e il conto economico.

Il Procuratore generale Corte dei conti, in sede di parifica del rendiconto 2019 della Regione, ha preannunciato la denuncia alla Procura penale per irregolarità e distrazione nella gestione di somme riscosse da Riscossione Sicilia.