FLC CGIL-FSUR CISL-UIL SCUOLA RUA-SNALS-FGU GILDA Dipartimento Università NAZIONALI CONTESTANO IL PARERE DELL’ARAN IN MERITO ALLA NATURA GIURIDICA DEL POLICLINICO DI MESSINA.
INVIATA ANCHE UNA NOTA CON RICHIESTA DI INTERVENTI URGENTI ALLA MINISTRA DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA, AL MINISTRO DELLA SALUTE, ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E AL PRESIDENTE DELL’ARAN SULLE CRITICITA’ ESISTENTI AL POLICLINICO DI MESSINA
Il Rettore dell’Ateneo di Messina diffidato dalle OO.SS. dal porre in essere atti finalizzati a trasformare l’AOU di Messina.
Avanzata anche la richiesta di intervento alla Ministra dell’Università e della Ricerca, al Ministro della Salute, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Presidente dell’ARAN per ripristinare urgentemente il rispetto del dettato normativo e contrattuale
18 giugno
Le OO.SS. FLC CGIL, UIL RUA e GILDA Dipartimento Università di Messina rendono noto che sono state trasmesse dalle OO.SS. FLC CGIL-FSUR CISL-UIL SCUOLA RUA-SNALS-FGU GILDA Dipartimento Università NAZIONALI due note in cui contestano il parere dell’ARAN in merito alla natura giuridica del Policlinico di Messina e la costituzione dell’IRCCS.
Le OO.SS. del Comparto Istruzione e Ricerca Nazionali rilevano come sia errato il contenuto con il quale sono state formulate le richieste di parere all’ARAN, in quanto è errato il presupposto che il Rettore dell’Ateneo di Messina ha rappresentato, allorquando riferisce che l’AOU “Gaetano Martino” è riconducibile al “modello unico di AOU” previsto dal Dlgs. n.517/99, modificando, illegittimamente, lo status giuridico della AOU di Messina, che è invece un’azienda integrata con il SSN, costituita a norma del comma 8, dell’art.2 del D.Lgs. n.517/99.
Il richiamato modello unico ipotizzato dal Rettore doveva essere il risultato di un periodo di sperimentazione ma in ogni caso istituito attraverso un “atto di indirizzo e coordinamento del Governo emanato ai sensi dell’art.8 della Legge 15 marzo 1997, n.59, su proposta dei Ministri della Sanità e dell’Università, della ricerca scientifica e tecnologica e, ove necessario, con apposito provvedimento legislativo” di natura attuativa e ciò anche alla luce del fatto che la materia è di pertinenza esclusiva dello Stato come affermato in diverse sentenze della Corte Costituzionale e non con un provvedimento ( non ancora posto in essere anche se palesemente anticipato dalla procedura oggi oggetto di forte ed aspra contestazione) del Rettore su indicazione di un parere dell’Aran sollecitato dal Rettore stesso.
Pertanto allo stato permane ancora la distinzione tra le Aziende istituite in seguito alla trasformazione dei Policlinici Universitari a gestione diretta (c.d. Aziende di tipo a) e le Aziende costituite mediante trasformazione dei presidi ospedalieri nei quali insiste la prevalenza del corso di laurea in Medicina e Chirurgia (c.d. Aziende di tipo b).
In tale contesto sono numerose le argomentazioni e i rilievi anche autorevoli a sostegno circa la natura attuale dell’AOU di Messina quale Azienda Ospedaliera Universitaria integrata con il Servizio Sanitario Nazionale – art. 2, comma 2, lettera a) del DLgs. n.517/99.
Peraltro, ricordano le OO.SS., i pareri rilasciati dall’ARAN non sono e non rappresentano altro che pareri, sia pur autorevoli ma per nulla vincolanti, non acquisiscono valore di interpretazione autentica e non costituiscono assolutamente una fonte del diritto, quindi non possono disporre in merito all’efficacia di clausole contrattuali e men che mai di leggi.
E’ evidente, quindi, che l’analisi proposta all’ARAN dal Rettore dell’Università di Messina volta a rappresentare che detta Azienda non sarebbe riconducibile a quella di cui alla lett. a) dell’art. 2 del DLgs. n. 517/99, appare priva di qualsiasi fondamento giuridico e documentale, il che rende l’iniziativa del Rettore stupefacente e incomprensibile.
Del resto qualora vi fosse stata da parte dell’AOU l’assunzione di provvedimenti in materia di reclutamento di personale non conformi al richiamato dettato normativo e contrattuale, peraltro costante nel tempo, ci troveremmo solo in presenza di una situazione di fatto di dubbia legittimità che innanzitutto il Rettore avrebbe il dovere di denunciare per le gravi ripercussioni che si potrebbero abbattere anche sull’Università che deve vigilare sugli atti adottati dal Direttore Generale nella misura in cui gli stessi impattino sulle attività integrate e sul rispetto dello stato giuridico del personale e del Policlinico Universitario, coinvolgendo anche i preposti organismi di controllo interno ed esterno, non potendosi conferire legittimità ad atti eventualmente adottati in violazione di norma di legge o di contratto per la solo circostanza che siano “stati riscontrati di fatto”.
Le OO.SS., ritenuto errato il parere reso su istanza del Rettore dall’ARAN, diffidano il medesimo Rettore dell’Ateneo di Messina dal porre in essere atti finalizzati a trasformare l’AOU di Messina da Azienda Ospedaliera Universitaria integrata con il Servizio Sanitario Nazionale – art. 2, comma 2, lettera a) del DLgs. n.517/99 in Azienda a modello unico di AOU e ciò per evidente carenza di potere e di legittimazione del Rettore stesso.
In merito poi all’iniziativa di voler istituire un IRCCS, mediante la trasformazione del Policlinico Universitario “Gaetano Martino” dell’Ateneo di Messina, FLC CGIL-FSUR CISL-UIL SCUOLA RUA-SNALS-FGU GILDA Dipartimento Università NAZIONALI ritengono tale iniziativa, evidentemente, impossibile da praticare nei termini proposti e nefasta per la tenuta dei corsi di studio e di specializzazione di area medica e delle professioni sanitarie del suddetto Ateneo.
Per raggiungere l’obiettivo della realizzazione dell’IRCCS, il Rettore ha deciso che qualcosa dovesse cambiare. Innanzitutto il comparto contrattuale del personale operante presso la suddetta AOU, ipotizzando un passaggio da quello dell’Istruzione e Ricerca a quello dalla Sanità, probabilmente pensando di potersi liberare in tal modo delle “fastidiose” OO.SS. del settore universitario che si oppongono ad un disegno che rischia di generare gravi ripercussioni capaci di compromettere l’Ateneo messinese e la sua ex Facoltà di Medicina, per le cui attività è indispensabile la presenza di un Policlinico Universitario non modificato nella sua consistenza e funzione.
Fatto grave e molto rilevante è che le idee del Rettore sull’IRCCS e gli atti consequenziali prodotti non hanno visto il coinvolgimento degli Organi statutari dell’Ateneo e ancor meno quello delle parti sociali, che hanno avviato la grande contestazione in atto, per la qualcosa si tenta ora di giungere alla costituzione dell’IRCCS facendo avviare la procedura dalla Regione sostenendo che l’Azienda sia divenuta “mista” o addirittura “più ospedaliera che universitaria”.
Come ha avuto modo di chiarire anche la Ministra dell’Università in un incontro di confronto con le OO.SS., la soluzione dei problemi di finanziamento dei Policlinici Universitari non può essere ricercata in scorciatoie come la creazione di IRCCS che possono, peraltro, esercitare la loro attività solo su un massimo su 2 discipline e non interessando interi dipartimenti universitari e ad attività integrata, portando alla demolizione del sistema della Sanità Universitaria già molto provata dagli interventi regionali di contenimento dei costi.
Di qui la richiesta di intervento alla Ministra dell’Università e della Ricerca, al Ministro della Salute, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Presidente dell’ARAN volto a ripristinare urgentemente il rispetto del dettato normativo e contrattuale, sospendendo qualsivoglia procedura di istituzione dell’IRCCS mediante trasformazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Gaetano Martino”, diffidando il Rettore dell’Ateneo di Messina dal compiere ulteriori atti in tal senso.
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