“Fai la doccia nuda e mandami il video”. Cartomante denunciata per estorsione online
16 giugno – AGI
Si presentava come cartomante, ma nascondeva una strategia basata sul ‘revenge porn’ per estorcere soldi ai malcapitati che si rivolgevano a lei per un consulto. Una donna di 64 anni, residente nel Napoletano, presente sui social col nome d’arte di ‘Mariana Chiaroveggente’, e un suo presunto complice di 47 anni, della provincia di Catanzaro, sono stati denunciati per estorsione, in concorso, dalla polizia postale di Nuoro. La vittima è una donna di 49 anni del Nuorese che si era lasciata convincere dalla cartomante a inviarle un video in cui si mostrava nuda nell’atto di fare una doccia ‘purificatrice’: una sorta di rituale magico raccomandato alla ‘cliente’ per far riavvicinare la persona amata.
La ‘maga’ aveva chiesto alla malcapitata di fornire anche i dati personali con una fotografia e di eseguire due ricariche da 50 euro ciascuna su una carte di credito ricaricabile intestata a lei. La ‘cliente’ aveva ingenuamente seguito le istruzioni e inviato video e denaro. Qualche giorno più tardi la vittima del raggiro aveva ricevuto un messaggio Whatsapp, da un account poi risultato associato al secondo indagato, con cui le si comunicava che le immagini di lei nuda sotto la doccia erano contenute in un cellulare e che avrebbe dovuto versare 500 euro per evitare che venissero condivise fra i suoi contatti Facebook.
Carte ricaricabili usate in Africa
La donna, spaventata, ha deciso di pagare i ricattatori, che, però, hanno continuato a chiederle soldi, anche attraverso utenze telefoniche estere. La Polizia postale di Nuoro, cui la vittima si è rivolta, ha ricostruito i movimenti delle due carte ricaricabili: una, attivata dalla sedicente cartomante, era utilizzata in Benin e nel Togo per eseguire pagamenti Pos provenienti da altre ricariche, probabilmente effettuate da altre vittime.
Gli investigatori sospettano che gli indagati siano in contatto con organizzazioni africane attive nel settore delle estorsioni esoteriche e delle truffe sentimentali. Le carte sono state bloccate, così come le somme caricate. La donna del Nuorese è, quindi, riuscita a riavere indietro il denaro versato ai suoi estorsori. Le perquisizioni disposte dalla procura di Nuoro, che ha coordinato le indagini, ed eseguite dagli agenti della Polpost di Napoli e Reggio Calabria a fine maggio hanno consentito di sequestrare numerose altre carte di credito ricaricabili. Sono in corso accertamenti per identificare eventuali altre vittime del raggiro e ulteriori complici.