Polizia Municipale: SILPOL “Dichiarazioni del Sindaco De Luca posticce e contrastanti. Critiche ad un dirigente voluto da lui”
4 giugno – NOTA STAMPA SILPOL MESSINA
Ogni volta che La ascoltiamo in una delle Sue ripetute esternazioni social sulla Polizia Municipale di Messina abbiamo l’impressione di percepire una distorsione sonora, non perché riteniamo il Corpo una Torre d’Avorio refrattaria ai suggerimenti e alle critiche tese al miglioramento generale ma perché restiamo impressionati dai veementi attacchi, spesso ingiustificati, nei confronti della P.M. che eludono forse responsabilità proprie.
Sul caso particolare della diretta social dalla Caserma Di Maio, al di là della colorita narrazione, che non tiene conto delle variabili del caso, degli iter procedimentali che accompagnano ogni attività, dei contrattempi e delle discrasie insorte, non possiamo che essere vicini alle problematiche degli utenti e dolerci per l’accaduto. Abbiamo l’obbligo di dire che tutto ciò non costituisce l’ordinarietà di funzionamento della P.M. come invece si vuole lasciare credere. Siamo consapevoli di essere al servizio della collettività e cerchiamo sempre, anche nella sordità generale degli interlocutori istituzionali, sulle difficoltà logistico-operative di una struttura complessa come la nostra, che qualcuno si ostina a immaginare come quella del piccolo paese, di rendere sevizi adeguati ai cittadini.
Ci sorprende e non poco, il tono del primo cittadino che grida da esponente di opposizione dichiarando sempre che la colpa è degli altri. Nel frattempo però, tra roboanti annunci ed atti formali, la Sua Amministrazione ha varato ben due revisioni della struttura organizzativa generale dell’Ente compresa quella del Corpo. Nello specifico però ci si è dimenticati, di prevedere un Comandante, di avere messo al suo posto il Dirigente in carica, oggi additato nel modo peggiore, di avere modificato con tagli e accorpamenti un Corpo che per sua essenza ha bisogno di organizzazione, razionalità e soprattutto uomini professionalizzati, che non sono quelli all-inclusive che s’immagina quest’Amministrazione.
Ma cosa volete? Questa è la rivoluzione amministrativa ai tempi di De Luca che, mentre riduce i dipendenti pubblici all’interno Ente, nel nostro caso gli operatori di P.M., con il rischio del collasso di una struttura essenziale per la vivibilità e sicurezza della città, assume nuove unità nelle società satelliti del Comune. Come mai? Il dipendente pubblico gode di una nomea che è di facile appeal al sentiment della gente e quindi può essere oggetto di quelle invettive che generano audience e consenso.
Non abbiamo alcuna paura delle sfide né di intervenire perché coscienti di ciò che siamo e rappresentiamo. Certe definizioni espresse oltre che gravi, sono posticce e contrastanti con la realtà. I lavoratori della P.M. attendono da due anni quanto contrattualmente dovuto; ci saremmo aspettati da parte del nostro Sindaco eguale veemenza nei confronti di coloro che dovevano assicurare questo diritto che continua a restare non corrisposto nell’indifferenza generale. Ma questi sono dettagli.