Dipendenti comunali: il CSA DIFFIDA l’Amministrazione De Luca per il salario accessorio 2019 non pagato
31 maggio
“Il mancato pagamento del Salario accessorio e la mancata istituzione delle Posizioni Organizzative è un fatto che sta procurando un ingiusto ed ingiustificato danno nei confronti per i lavoratori del Comune di Messina“. Lo scrive Pietro Fotia, Segretario Generale del CSA Regioni Autonomie Locali,, in una formale diffida inviata al Sindaco di Messina, al Direttore Generale del Comune e ai dirigenti.
Non si capisce, infatti, il perché l’amministrazione comunale non abbia proceduto al saldo si quanto previsto dal Contratto Collettivo decentrato, costituendo così anche i presupposti per il rischio di danno erariale per il Comune di Messina.
“Il CCDI normativo sottoscritto in data 30/12/2019 e valevole per il triennio 2019/2021, prevede, scrive Fotia, scadenze ben precise per il pagamento di determinati istituti contrattuali, come ad esempio l’art. 14 “ indennità condizioni lavoro” il mese successivo all’effettuazione della prestazione, art. 15”indennità di responsabilità” il mese di febbraio dell’anno successivo, art. 18 “fondo messi notificatori” entro l’anno successivo, art. 22 “indennità servizio esterno” entro il mese successivo, art. 23” indennità di funzione” entro il mese di febbraio dell’anno successivo, ecc. Alla luce di ciò risulta ad oggi che non si è ancora provveduto a liquidare se non parzialmente gli istituti di salario accessorio dell’anno 2019” continua Fotia “che non si è ancora provveduto ad istituire le Posizioni Organizzative, nonostante procedimenti giudiziari che hanno visto l’amministrazione comunale soccombente; che per l’omesso o ritardato pagamento derivante da norme contrattuali la parte che è responsabile del comportamento causante il danno ne risponde patrimonialmente“.
E’ alla luce del mancato rispetto delle scadenze ricordate dal CSA al Comune di Messina, che il sindacato lo ha formalmente diffidato a “liquidare le somme spettanti nei termini e con le modalità individuate nel CCDI normativo, fermo restando il diritto per i lavoratori ad avere un giusto riconoscimento economico per il danno ricevuto, se richiesto. Per questa ultima opzione il CSA Regioni Autonomie Locali per mezzo dei suoi legali fornirà dovuta e necessaria assistenza ai lavoratori“.
E tornando in ultimo sulla corretta o meno interpretazione del come ed a chi si debba pagare detto salario accessorio, vicenda che ha visto protagonisti nei giorni scorsi anche sulla stampa il dirigente della Polizia Municipale, Domenico Signorelli, contrapposto ala segretaria generale del Comune, Carrubba, che sembravano non riuscirsi a mettere d’accordo sul cosa e sul come fare, privando di fatto ed arbitrariamente i dipendenti comunali di uno dei loro diritti, Fotia ricorda loro che “non rilevano eventuali problemi organizzativi od interpretativi, visto che tutto era stato discusso e previsto nel CCDI e mai è stato chiesto di procedere ai sensi dell’art. 2 del citato CCDI, situazione eventuale e mai attuata di revisione degli accordi economici, la maggior parte dei quali in ogni caso non può essere oggetto di modifiche sulle “somme” trattandosi di istituti obbligatori inerenti prestazioni effettuate”.