Green Pass vaccinale valido già dopo la prima dose. Necessario per viaggiare e per eventi
È quanto prevede il dl Covid pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore da oggi.
20 maggio
Il ‘green pass’, il certificato verde che fungerà da passepartout una volta in vigore (per spostarsi tra regioni di colore diverso, ma anche per partecipare a eventi, convegni, eventi civili e religiosi) avrà una validità di 9 mesi (non sei quindi, come inizialmente ipotizzato), e, altra novità rispetto a quanto previsto, sarà rilasciato già dopo la prima dose.
È quanto prevede il dl Covid pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore da oggi. Il pass (su cui è ancora in corso la discussione a livello europeo per varare un documento comune che consenta di spostarsi anche tra Paesi) verrà rilasciato “anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino e ha validità dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale”.
Una volta fatto il richiamo, la stessa certificazione automaticamente diventa valida per i successivi nove mesi. La durata effettiva, insomma, è variabile perché legata alla tempistica prevista per i richiami. Il documento è rilasciato, “su richiesta dell’interessato – come prevede il dl di aprile – in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria ovvero dall’esercente la professione sanitaria che effettua la vaccinazione e contestualmente alla stessa, al termine del prescritto ciclo (passaggio questo modificato, come detto, nel nuovo decreto, ndr), e reca indicazione del numero di dosi somministrate rispetto al numero di dosi previste per l’interessato. Contestualmente al rilascio, la predetta struttura sanitaria, ovvero il predetto esercente la professione sanitaria, anche per il tramite dei sistemi informativi regionali, provvede a rendere disponibile detta certificazione nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato”.
Oltre che per avvenuta vaccinazione, si potrà ottenere anche dopo la guarigione dal Covid o dopo un tampone: nel primo caso lo rilascerà il medico di medicina generale oppure la struttura ospedaliera dove si è stati curati. Nel caso di certificazione per tampone negativo (molecolare o antigenico), viene rilasciato dal laboratorio dove è stato effettuato.
AGI
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