Messina – Spenta la centrale del “pezzotto” che diffondeva abbonamenti illeciti a pay tv
14 maggio
Sky, Dazn, ma anche Netflix, pay tv gratis per chi acquistava il cosiddetto “pezzotto”, la scatoletta che permetteva la frode informatica con almeno 1 milione e mezzo di persone collegate e della quale la centrale più importante si trovava a Messina. E’ l’organizzazione che è stata smantellata dalla Procura di Catania La Polizia Postale contro lo streaming illegale ha eseguito l’ordinanza della Procura con 45 persone indagate per associazione per delinquere finalizzato all’accesso abusivo a sistema informatico, frode informatica e riproduzione e diffusione a mezzo internet di opere dell’ingegno.
Provvedimenti eseguiti in diverse città d’Italia da Catania a Palermo, da Reggio Calabria a Messina, a Bari, Napoli, Ancona, Roma, Cagliari, Milano, Firenze e Venezia e che ha visto impegnati più di 200 uomini e ben 11 Compartimenti regionali della Polizia Postale.
L’indagine è partita dalla segnalazione della Polizia Postale di Catania che ha scoperto l’esistenza di una complessa infrastruttura tecnologica operante a livello nazionale e responsabile della diffusione via Internet, attraverso numerosi siti, del segnale illegalmente captato di numerose piattaforme di contenuti televisivi a pagamento. La centrale informatica più importante si trovava a Messina. Il sistema criminoso prevedeva l’acquisto dapprima dei contenuti in forma lecita da parte dei vertici dell’organizzazione e successivamente messi a disposizione degli utenti finali del cosiddetto “pezzotto”. Il costo mensile richiesto dall’organizzazione era di 10 euro.