Da domani Sicilia in ARANCIONE. L’Italia si tinge a due colori e si programmano le riaperture
6 aprile 2021
Da domani, 6 aprile, la Sicilia torna in arancione, ma non in giallo. E’ l’Italia su due binari, con 10 regioni (Veneto, Marche, Lazio, Abruzzo, Liguria, Basilicata, Sicilia, Molise, Sardegna, Umbria) e le province autonome di Trento e Bolzano in arancione e nove in rosso (Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta e Campania), ma senza escludere l’ipotesi di un allentamento delle misure in quei territori dove i dati dell’epidemia migliorano.
Se le cifre saranno confortanti, per l’apertura graduale del Paese sarà imprescindibile infilare una serie di passaggi e – se ci sarà – il provvedimento dovrebbe comunque essere contenuto in una delibera che dovrà poi avere l’ok definitivo dal Consiglio dei Ministri. L’obiettivo è programmare date e stabilire se e chi potrà alzare le serrande dopo il 20 aprile. Prima però il premier Mario Draghi avrà una serie di colloqui e appuntamenti istituzionali: giovedì prossimo ci sarà l’incontro con le Regioni, con il tema del Recovery all’ordine del giorno. I governatori, che vedranno anche il ministro Mariastella Gelmini alla Conferenza Stato-Regioni, chiedono di “fornire prospettive a quei settori chiusi valutando aperture subito dopo il 20 aprile, nel caso di un miglioramento dei dati epidemiologici, per poi permettere da maggio la ripartenza di attività in stand-by da troppo tempo, come le palestre”. La proposta, dalla metà del mese, oltre a bare ristoranti è riferita anche per i parrucchieri in zona rossa e i musei. Oltre al leader della Lega, Matteo Salvini, a spingere per le ripartenze in alcuni territori prima della fine del mese è anche Forza Italia.
In quei territori dove potrebbero essere programmate eventuali aperture, tra le ipotesi c’è quella di disporre parallelamente il ritorno alle scuole superiori in presenza al 100%, sulla base del miglioramento dei dati epidemiologici. Al momento il nuovo decreto prevede l’attività didattica in presenza anche in zona rossa fino alla prima media e Dad dalla seconda media alle superiori. In zona arancione, per queste ultime il ritorno tra i banchi è previsto al 50%. E’ stata prorogata invece al 30 aprile la stretta sui viaggi all’estero: chi rientra in Italia dovrà continuare obbligatoriamente a sottoporsi al tampone, sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e ad isolamento fiduciario per cinque giorni e al termine dell’isolamento effettuare un altro test. In Europa sarà comunque possibile viaggiare senza motivazioni specifiche così come – dal 7 aprile – anche in Austria, Israele, il Regno Unito e l’Irlanda del Nord.
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