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COVID – L’associazione “Donare è Vita” chiede priorità vaccino per dializzati, trapiantati e pazienti in attesa trapianto

- 09/03/2021

COVID – L’associazione “Donare è Vita” chiede priorità vaccino per dializzati, trapiantati e pazienti in attesa trapianto

 

9 marzo 2021

L’associazione di donatori organi messinese “Donare è vita” nella persona del suo presidente Gaetano Alessandro, scrive all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza per sottoporre la richiesta di priorità per la vaccinazione per i trapiantati, i dializzati ed i pazienti con gravi patologie in attesa di trapianto. “La Società italiana di nefrologia, scrive Alessandro nella sua lettera, ha inviato una lettera a Ministero della salute, Aifa, Comitato tecnico scientifico e Commissario straordinario per vaccinare questi pazienti il prima possibile.
Dare priorità ai malati in dialisi e ai trapiantati nel piano di vaccinazione contro covid-19. I suddetti pazienti devono essere inseriti con urgenza tra i soggetti cui verranno prioritariamente somministrate le prime dosi di vaccino.
Purtroppo devo constatare che l’assessorato della salute ad oggi non ha stilato un piano che regola la campagna vaccinale a favore dei soggetti a rischio, ma ho letto che l’onorevole Gianfranco Miccichè ha richiesto a gran voce ‘di valutare la possibilità di praticare la vaccinazione ai componenti l’Assemblea regionale siciliana ed a tutti i dipendenti’. Una richiesta, spiega, avanzata per precauzione perché a Palazzo dei Normanni devono approvare la finanziaria regionale’ o come qualche altro onorevole che dice ‘Come deputati regionali, ogni giorno, incontriamo decine di persone, stiamo a contatto con i cittadini e dunque possiamo noi stessi essere vittime di trasmissione del virus’.
Mi auguro che si stia soltanto scherzando, altrimenti non ho parole per definire la loro insensibilità nei confronti di coloro che combattono ogni giorno tra la vita e la morte.
La popolazione di malati in Italia con patologie croniche o trapiantati in lista di trapianto è molto alta. Gli effetti dell’epidemia su questi malati sono particolarmente gravosi: fra i dializzati si è registrata una mortalità 10 volte superiore a quella a oggi stimata nella popolazione generale durante la seconda fase della pandemia (26% vs 2,4%). ‘L’elevata frequenza con cui i pazienti in dialisi o talassemici si devono recare in ospedale, dalle 2 alle 3 volte a settimana, aumenta la probabilità di contagio, come pure per i trapiantati e chi è in lista di trapianto. E infatti tra i pazienti in dialisi cronica si è registrata una altissima frequenza di contagio da Sars-Cov2, e purtroppo anche una contemporanea e drammatica impennata del tasso di letalità, pari a oltre un terzo degli infettati’.
Ritengo indispensabile che i soggetti a rischio debbano rientrare tra le categorie cui verrà somministrato il vaccino anti Covid in via prioritaria, contemporaneamente al personale sanitario e gli over 80 in lungo degenza. Per tutto quanto sopra rappresentato ritengo necessario attivare un programma mirato per le categorie succitate” conclude Gaetano Alessandro di “Donare è vita”.