Ex Fiera: i Giovani di Forza Italia ed il vice coordinatore chiedono cabina di regia condivisa con politica locale
6 marzo 2021
In merito all’articolo comparso in data 5 Marzo 2021, sugli organi di stampa, in cui il presidente dell’Autorità Portuale, dott. Mario Mega, ha preso posizione in merito alla destinazione dell’Area ex Fiera di Messina, il Vice Coordinatore provinciale di Forza Italia Natale Cucè insieme ai giovani Sacha Cardile in qualità di coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani e Sergio Conte, Vincenzo Violi e Alessio Cavacece in qualità di membri del direttivo provinciale di Forza Italia
Giovani intendono esprimere la propria opinione al riguardo.
Preso atto della visione strategica espressa sull’importanza della restituzione dell’affaccio al mare alla città e l’idea di riappropriarsi delle aree che vanno dalla fine del porto operativo fino alla foce del torrente Annunziata, con la valorizzazione delle suddette aree attraverso un bando di concorso di progettazione a livello internazionale di un master plan, idea che si condivide appieno, riteniamo in ordine alla gestione del complesso delle infrastrutture che si verranno a realizzare, che sia necessario un coinvolgimento di tutte le forze istituzionali della città, oltre che della regione.
In tal senso, al fine di valorizzare e utilizzare anche le aree ex Fiera, auspichiamo una cabina di regia che veda coinvolti la Regione Siciliana, la Città Metropolitana e il Comune di Messina.
La ragione di tale scelta nasce dal vuoto gestionale-organizzativo lasciato dalla cessazione dell’ex Ente Fiera di Messina, ma soprattutto perché crediamo nell’importanza di un coinvolgimento della politica locale unitamente alla regione Siciliana e dell’AdSP, considerato che in passato i bandi per la gestione della suddetta area sono andati deserti.
Ci auguriamo da giovani messinesi che hanno a cuore il futuro della propria città, che le realizzande strutture possano anche prevedere la creazione di un molo turistico capace di attrarre imbarcazioni da diporto anche di grandi dimensioni che attualmente solcano i nostri mari senza possibilità di attracco nella nostra città; allo stesso modo ci auspichiamo sia possibile realizzare un acquario (che possa competere con quello di Genova) con annesso Museo dello stretto.
Senza voler apparire dissacranti riteniamo nell’ambito del contesto sopra descritto, che sussistano le condizioni per la realizzazione del “Casinò dello Stretto”.
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