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Confesercenti Presidio Milazzo: Pensabene “Nel weekend troppi assembramenti. Un altro lockdown sarebbe la nostra fine”

- 23/02/2021

Milazzo, Covid-19. Maria Pensabene, responsabile del Presidio Territoriale di Confesercenti Milazzo: “Nel weekend troppi assembramenti, faccio appello al senso di responsabilità individuale. Un altro lockdown sarebbe la nostra fine”.

23 febbraio 2021

Mentre il report dei contagi a Milazzo ha fatto registrare un aumento del numero dei positivi, sale anche la preoccupazione da parte degli esercenti che temono che, se la situazione non dovesse rientrare, all’orizzonte possa esserci una nuova chiusura con conseguenze drammatiche per le imprese. Sull’argomento interviene Maria Pensabene, responsabile del Presidio Territoriale di Confesercenti Milazzo.

“Dopo un lungo periodo in cui la gente è stata costretta a rimanere in casa Milazzo si è risvegliata e non si può che esserne felici. Questo però non significa perdere di vista gli obiettivi principali: sconfiggere il virus e far ripartire l’economia. Purtroppo gli assembramenti a cui abbiamo assistito nel fine settimana rischiano di vanificare i sacrifici di tutti quegli imprenditori che finora si sono sempre attenuti ai protocolli governativi. Non va dimenticato che alcuni settori, come quelli legati alla cultura e allo sport sono ancora fermi e non si conoscono ancora i tempi di una possibile riapertura”.

“Per questa ragione faccio appello al senso di responsabilità individuale– prosegue Maria Pensabene- affinchè non dobbiamo assistere all’ennesimo lockdown che sarebbe un vero e proprio massacro. Gli assembramenti per le strade della città suonano come una beffa per tutte quelle aziende che hanno dovuto abbassare per sempre le proprie saracinesche o che da mesi aspettano di potere riaprire. Il mio appello dunque è rivolto a tutti, cittadini e colleghi: usiamo e facciamo usare le mascherine in modo corretto, pretendiamo il distanziamento, diventiamo ‘controllori’ e non ‘controllati’ nel mettere in atto le necessarie precauzioni. Siamo responsabili del nostro comportamento, perché da quello dipende il futuro di tutti noi”.