La morte di Giovannino al Papardo: fissata la prima udienza per i due ginecologi rinviati a giudizio
21 febbraio 2021
Il giudice per le indagini preliminari, Fabio Pagana, ha rinviato a giudizio nel mese di ottobre dello scorso anno i due medici ginecologi per la morte del piccolo Giovannino Cucinotta, il bimbo morto dopo soli quattro giorni dalla nascita.
Nella giornata di ieri il Tribunale di Messina ha fissato la prima udienza del processo. I due medici, il dottor Silvano Arbuse, medico della madre di Giovannino, e la dottoressa Annamaria Pulia, sono imputati ai sensi degli articoli 113, 589-590 sexies del codice penale, in quanto, come recita il dispositivo di rinvio a giudizio, “in cooperazione colposa tra loro, Arbuse nella qualità di medico ginecologo di Sidoti Valentina, Pulia Annamaria nella qualità di medico ginecologo in servizio presso l’azienda ospedaliera “Papardo” di Messina con condotta sorretta da negligenza, imprudenza, imperizia, cagionavano la morte del neonato Cucinotta Giovanni, deceduto per arresto cardocircolatorio e respiratorio consecutivo ad encefalopatia ipossico-ischemica prodotta da ipossemia fetale acuta e verosimilmente aggravatasi in corso di parto distocico“.
In particolare l’accusa del tribunale richiama al fatto che sarebbe stato possibile salvare il piccolo Giovannino se si fosse calcolato il peso ponderale del piccolo prima del parto, tanto da determinare il taglio cesareo. Cosa che secondo gli inquirenti non fu fatta.
La prima udienza di questa vicenda di cui ci occupammo nell’immediatezza con una non facile e dolorosa intervista ai due genitori, sarà il prossimo 24 marzo.
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