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GIOSTRA – La Squadra Mobile esegue 4 misure cautelari per attentato a bar della zona

- 19/02/2021
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GIOSTRA – La Squadra Mobile esegue 4 misure cautelari per attentato a bar della zona

 

19 febbraio 2021

Quattro misure cautelari, due in carcere, una ai domiciliari ed un obbligo di dimora, sono state eseguite dalla Squadra Mobile di Messina a carico di soggetti che sarebbero coinvolti in un attentato incendiario ai danni di un bar ricadente nella zona del rione Giostra di Messina.

Le misure sono a carico di:

PROSPERO Carmelo, classe 1983;

–          ARRIGO Angelo, classe 1988.

al rintraccio ed alla sottoposizione agli arresti domiciliari, con divieto di comunicare con persone diverse da quelle conviventi per:

–          CARDULLO Giuseppe, classe 1961

al rintraccio ed alla sottoposizione all’obbligo di presentazione alla p.g. per:

–          CARDULLO Michael, classe 1990.

Gli indagati sono accusati in concorso di trasferimento fraudolento di beni e valori.

L’indagine prende le mosse dall’attentato al bar in questione, intestato a Michele (Michael) Cardullo, dove sulla vetrina e sulla saracinesca furono sparati colpi di fucile e cosparso liquido infiammabile. Gli esecutori dell’avvertimento furono in tre. In effetti, dalla visione delle immagini tratte dalle telecamere presenti nei pressi del locale era emerso che tre individui, completamente travisati, erano giunti a bordo di un motociclo, avevano esploso i colpi con un fucile e, cospargendo la saracinesca di liquido infiammabile, avevano appiccato il fuoco.

Il bar secondo gli inquirenti sarebbe stato nella realtà controllato da personaggi del clan Giostra, con riferimento ad Angelo Arrigo, Carmelo Prospero e Giuseppe Cardullo. Alle risultanze d’indagine andavano poi a sommarsi anche le dichiarazioni di GALLETTA Nicola e di BARBERA Vincenzo, fratello di Gaetano, che deponevano in ordine alla riconducibilità del bar di Giostra ad ARRIGO Angelo, a PROSPERO Carmelo e a CARDULLO Giuseppe, a fronte di un’intestazione fittizia, in favore del CARDULLO Michael.

Michele Cardullo sarebbe stato di fatto un prestanome per scongiurare il sequestro dell’esercizio commerciale, che è stato posto sotto sequestro nella giornata odierna