Consiglio Comunale Corleone dice No a intitolazione luogo pubblico a Norma Cossetto
Varchi e Amata (FdI): “Decisione sconcertante, figlia di ignoranza e pregiudizio”
18 febbraio 2021
“La decisione del Consiglio comunale di Corleone di non approvare l’intitolazione di un luogo pubblico alla memoria di Norma Cossetto, giovanissima vittima delle foibe, lascia non soltanto sconcertati, ma anche un profondo rammarico per la crassa ignoranza che spesso è figlia del pregiudizio. Sorprende che si pensi di rappresentare i cittadini attingendo a “wikipedia” per reperire informazioni da enunciare nel corso di una assemblea di una istituzione pubblica”.
Lo dicono Carolina Varchi, deputato nazionale, ed Elvira Amata, capo gruppo di Fratelli d’Italia in Assemblea regionale siciliana. E’ stato il consigliere Gaetano Costa a chiedere con una mozione di intitolare un giardino o un luogo pubblico a Norma Cossetto, laureanda di 23 anni che si rifiutò di aderire con i partigiani, italiani e titini, evitando di essere costretta ad indicare i luoghi dove altri italiani si nascondevano per paura di essere catturati, quindi condotti ed uccisi nelle foibe.
Per il suo gesto eroico nel 2005 l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi le conferì la medaglia d’oro al valor civile come “luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”, poi alla Cossetto vennero intitolati in diverse città giardini, parchi o luoghi pubblici.
“E’ vergognoso – aggiungono Varchi e Amata – che rilevando l’impreparazione ammessa sulla specifica vicenda da parte di alcuni consiglieri comunali, sia stato richiesto di rinviare la trattazione, dando così occasione di approfondire la questione, ricevendo non solo un netto rifiuto ma anche avviando una serie di polemiche storiche e politiche che nulla avevano a che fare con il punto all’ordine del giorno. A questo si aggiunga, che anche gli amici di DiventeràBellissima si sono accodati al coro degli ignoranti. Siamo davvero mortificati per quanto accaduto e ci auguriamo che si possa presto rivedere questa pagina buia della cultura civile corleonese, indegnamente rappresentata in questa occasione dal consiglio comunale”, concludono varchi e Amata.
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