16 febbraio 2021
Nel pomeriggio di ieri, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P., dott. Eugenio Aliquò, su richiesta della Procura della Repubblica di Patti (ME) diretta dal dott. Angelo Cavallo, i Carabinieri della Stazione di Patti hanno arrestato un 29enne del luogo, ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori aggravati in danno della ex fidanzata e danneggiamento seguito da incendio, commesso ai danni del nuovo compagno della donna.
Nella serata di martedì 9 febbraio, i Carabinieri della Stazione e della Sezione Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Patti sono intervenuti nel comune di Montagnareale dove, poco prima, era stata segnalata una vettura in fiamme. Le indagini avviate dai Carabinieri hanno consentito di accertare chi fosse l’usuario dell’autovettura, completamente distrutta dall’incendio, e ricostruire la sua cerchia relazionale, venendo così a conoscenza che l’uomo aveva da poco avviato una relazione con una ragazza abitante in un vicino paese della Costa Saracena. Inoltre, i Carabinieri hanno ricostruito che, nell’arco temporale in cui si era sviluppato l’incendio dell’autovettura, sui luoghi era presente anche l’ex fidanzato della ragazza con il quale la donna aveva interrotto il legame sentimentale lo scorso mese di gennaio.
Ritendendo verosimile che la gelosia potesse essere il movente dell’incendio dell’autovettura, i Carabinieri hanno approfondito gli accertamenti, ricostruendo che l’arrestato, il giorno precedente, si era presentato presso l’abitazione della ex fidanzata con il proposito di chiarire aspetti relativi alla relazione da poco conclusa ed aveva indotto la ragazza a farlo accomodare in casa. Dopo poco, l’uomo pretendeva di visionare i contenuti dello smartphone della giovane e, al suo rifiuto, l’aveva aggredita, verbalmente e fisicamente, ingiuriandola e danneggiandole il telefono cellulare.
Il giorno seguente l’arrestato, prima di incendiare l’autovettura del nuovo compagno della donna, aveva continuato ad insultare l’ex fidanzata con telefonate e messaggi, ingenerandole un perdurante e grave stato d’ansia, oltre che un fondato timore per l’incolumità propria e del suo attuale compagno.
Le investigazioni dei Carabinieri della Stazione di Patti, svolte con la collaborazione della “task force” specializzata per il contrasto alle violenze di genere costituita presso il Comando Provinciale Carabinieri di Messina, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del 29enne che hanno permesso al sostituto Procuratore della Repubblica di Patti, dott. Andrea Apollonio, la rapida richiesta del provvedimento cautelare detentivo, eseguito ieri.
Al termine delle formalità di rito il 29enne è stato condotto presso la propria abitazione e ristretto in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.