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Differenziata in Terza Municipalità: il Circolo PD chiede rinvio e tavolo tecnico per la valutazione

- 04/02/2021
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4 febbraio

Il Circolo PD della Terza Circoscrizione scrive a al Presidente della Municipalità, Lino Cucè, per evidenziare, in prossimità della partenza della raccolta differenziata nel territorio indicato, in area BLU, le difficoltà a cui si potrebbe andare incontro. La programmazione del servizio, secondo il Circolo PD, dovrebbe essere prevista mediante l’istituzione di un tavolo tecnico allargato al fine di rendere il servizio di raccolta sostenibile ed ottimale.

“Formuliamo quanto segue con espressa richiesta, di trasmissione all’Assessore Ambiente e rapporti con Messina Servizi Bene Comune S.p.a. (Avv. Dafne Musolino) e al presidente della Messina Servizi Bene Comune (Arch. G. Lombardo).

Apprendiamo dell’imminente inizio del servizio di raccolta differenziata col sistema definito “porta a porta” e pur consapevoli della complessità del tema e, ancor più, della sua organizzazione, senza alcuno spirito polemico ma nel comune interesse che venga offerto -ed al contempo fruito- un buon servizio, abbiamo la necessità, ed il dovere, di evidenziare alla Messina Servizi Bene Comune alcune criticità che trasformerebbero, ciò che reputiamo azione di grande impatto ambientale ed ecologico, in un disservizio che nuocerebbe l’intera comunità sotto più profili.

Partendo da una valutazione prettamente visiva, il territorio della ns circoscrizione si presenta caratterizzato da due fondamentali elementi: l’alta densità abitativa e la presenza di numerosissime attività commerciali di piccole e medie dimensioni.

La presenza di un così forte agglomerato urbano, con caratteristiche costruttive difformi tra loro, rende indispensabile la previsione, e conseguente applicazione, di un sistema misto: molti Condomini non hanno spazi sufficienti per custodire al loro interno i kit di mastelli, altri non sono accessibili nei loro spazi comuni al mezzo della Messina Servizi e solo un numero, non ancora ben precisato, avrebbe le condizioni complete, ovvero spazi comuni sufficienti per allocare il kit di mastelli e la possibilità di accesso carrabile ai mezzi di raccolta.

Ciò fa sì che si presentino evidenti difficoltà, laddove non del tutto impossibilità, nell’esatto espletamento del servizio. Le già esposte soluzioni, ai similari problemi in altre zone della città, non appaiono nell’immediato possibili risoluzioni; perché laddove, a titolo esemplificativo, in assenza di spazi comuni per i mastelli, si è prevista la consegna di singoli sacchetti da collocare in specifico orario fuori dalla propria abitazione e nelle immediate vicinanze dei portoni, di fatto crea un’assurda e poco decorosa situazione in cui avremo dei marciapiedi, seppur per qualche ora, invasi da sacchetti alla mercè di chiunque transiti; a ciò si aggiunga che proprio il transito sicuro sul marciapiede verrebbe impedito e/o reso difficoltoso con conseguente rischio di dover camminare a piedi su carreggiata stradale; ed ancora l’umido verrebbe comunque conferito nei mastelli a ciò dedicati e se lo spazio non è sufficiente neanche per la loro collocazione, dove devono esser custoditi? E, nell’esporli per ore all’esterno, chi risponderà di eventuali loro sottrazioni e/o danneggiamenti?

Accanto alla superiore previsione estrema, appaiono anche situazioni più mitigate ma parimenti difficoltose, come il non possibile accesso carrabile del personale nel luogo in cui sono allocati i mastelli; soluzione prospettata? Il Condominio deve organizzarsi per portare su strada i mastelli e come si organizza se non con un servizio privato a pagamento, il cui costo ricadrà inevitabilmente sugli stessi condomini?
Situazione perfetta: i condomini che hanno gli spazi e sono accessibili; i mastelli sono cumulativi, quindi da una parte gli utenti che pagano il servizio attraverso il versamento della TARI sono i singoli cittadini, dall’altra l’utente finale del servizio è il Condominio e non il privato; appare semplice cavillo ma tale non è: se io, Tizio, che pago regolarmente un servizio ed effettuo ineccepibilmente la raccolta, abito nello stesso stabile di Caio che, pur pagando quanto me, è distratto e commette errori nell’esatto conferimento, per quale valido principio giuridico io, Tizio, devo pagare sanzione per una colpa di Caio a me del tutto estraneo e per di più in riferimento ad un servizio il cui mio costo è esclusivamente mio? Ma non si chiama sistema “porta a porta”?!?
In ultima sommaria analisi le attività commerciali, per le quali è già sufficiente passeggiar tra le vie cittadine per vedere la deturpazione artistica, ambientale, ed igienico sanitaria che la presenza dei mastelli incatenati per strada ha già provocato.
Per non accentuare la gravità di tale rappresentazione nulla, in detta sede, si dice in merito alla presenza ed azione di agenti atmosferici, di atti di vandalismo, di pericolo sanitario, di dovuta igienizzazione, ecc.
Tutto ciò evidenziato, chiediamo -a viva voce- un rinvio della data di inizio del servizio ed auspichiamo un tavolo tecnico allargato alle più componenti cittadine dell’intero territorio per lo studio e la valutazione, non in contraddittorio ma in complementarità con la Messina Servizi, delle possibili diverse soluzioni che spaziano dalla creazione di mini stazioni ecologiche (ad es.in prossimità di ……), punti di raccolta accessibili ad orario e presidiati da personale di controllo (possibile allocazione in …….) , cassoni mobili su cui effettuare un conferimento ad orario, sin anche alla ricollocazione di cassonetti intelligenti e video controllati.”.

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