
3 febbraio 2021
“Non sarà il Consiglio Comunale a salvare il Sindaco Cateno De Luca da sé stesso”. È questo la sostanziale sintesi del dibattito in aula che ha visto la maggioranza andare convintamente verso la bocciatura dela mozione “Salva De Luca” proposta dal consigliere Nello Pergolizzi.
“Il Sindaco ha deciso tutto da solo e da solo adesso ne esca” ha detto il consigliere La Fauci.
“Reazione a Cateno: lo chiamerei così questo consiglio di oggi. Un consiglio paradossale che presenta un sindaco che si attende che noi consiglieri lo dovremmo pregare di restare. Una scena patetica ed inquietante. Insomma o De Luca non si dimette facendo non una bella figura, o si dimette per altri scopi politici o con la convinzione di ricandidarsi e di fare man bassa di consiglieri. Siamo all’apoteosi dell’uomo solo al comando” ha detto Antonella Russo.
Una “mozione supplica” come definita dalla stessa Russo “in assenza del sindaco…”.
Ciò che emerge oggi come non mai è la profondissima spaccatura tra il Consiglio Comunale ed il Sindaco De Luca. Una frattura sempre più di non facile sanabilità anche se sa di correttezza istituzionale l’assenza del primo cittadino, che ha delegato al vice sindaco Previti a presenziare in aula al destino di un atto di indirizzo che alla fine verrà bocciato.
Cosa farà adesso De Luca? “Molti nemici molto onore. Potrebbe essere questa la giustificazione con la quale il Sindaco ritirerà le proprie dimissioni” questa la lettura di quanto potrebbe avvenire nelle prossime ore da parte del consigliere Pietro La Tona.
Gli animi sono comunque esacerbati ed i consiglieri pronti a scattare: ne sa qualcosa l’assessore Tringali che per una battuta certamente fuori luogo durante l’intervento del consigliere La Tona che parlava dell’insulto più ricorrente da parte del sindaco all’indirizzo dei consiglieri, ovvero “asini”, ha detto: “Magari aveste le ali”. Una battuta come detto infelice che ha scatenato le reazioni della quasi totalità dei consiglieri che hanno chiesto al Presidente del Consiglio Cardile di letteralmente buttare fuori l’assessore. Cardile è stato costretto a sospendere la seduta al fine di sedare gli animi. La seduta consiliare, al momento in cui scriviamo, è ancora in corso.